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Il Comune orlandino non paga i buoni libro e scoppia la polemica

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Dopo i ritardi nell’erogazione dei buoni libro per gli studenti delle scuole medie inferiori relativi all’anno scolastico 2021-2022, è lo stesso Comune di Capo d’Orlando ad informare i due istituti cittadini che per il 2022-2023 i ritardi saranno perenni, ovvero non verra’ dato nessun contributo come da nota inviata ai due dirigenti scolastici che qui riportiamo. 2023-05-16-prot-n-15585-Comunicazione-buoni-libro-as-2022-2023
Sul tema si sono scatenate le polemiche tra le famiglie e via social ed è intervenuto anche Pippo Rao di Democrazia Liberale. “Violenza costituzionale sulla scuola obbligatoria a Capo d’Orlando. Apprendiamo con stupore che il RA Scolastico del Comune di Capo d’Orlando,a causa delle criticità finanziarie del Comune “sottoposto alla procedura di riequilibrio pluriennale “ha inoltrato una comunicazione agli istituti scolastici comprensivi cittadini con la quale informa”che i contributi stanziati per l’acquisto dei libri non verranno erogati“. Nel mentre ci interroghiamo se non occorra che si pronunci prima il Consiglio comunale sulle scelte complessive da compiere per ripianare, nei tempi prefissati, l’attuale debito, riteniamo urgente e indifferibile che il Sindaco si pronunci sulla violenza al Diritto allo Studio, sancito principalmente nell’art 34 della Costituzione e poi negli artt.3,4,30 e 117, che verrebbe compiuta da un provvedimento come quello annunciato e tranquillizzi le famiglie interessate. Considerata la sostanziale inidoneità degli strumenti assistenziali in campo scolastico, oggi esistenti, non è possibile pensare di ridurli o annullarli senza colpire lo sforzo di facilitare l’uguaglianza nei punti di partenza consentendo a tutti gli studenti meritevoli di realizzare la loro personalità attraverso un processo formativo da cui verrebbero esclusi per l’accentuazione delle diseguaglianze di origine sul piano economico e sociale. Ci sono nei bilanci comunali tante spese non obbligatorie le cui somme possono essere disimpegnate senza gravi danni. E’ a quelle, secondo Democrazia liberale,che bisogna guardare”.