Home Cronaca 43enne marocchino arrestato a Piraino per spaccio

43enne marocchino arrestato a Piraino per spaccio

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I Carabinieri della Stazione di Piraino hanno arrestato, in flagranza di reato, un 43enne marocchino, già noto alle Forze dell’Ordine, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
I militari dell’Arma, nel corso di un servizio finalizzato al controllo del territorio, hanno fermato l’uomo, che era alla guida della propria autovettura. Avendo riscontrato un comportamento alterato da parte del 43enne, i Carabinieri hanno deciso di approfondire la verifica nei suoi confronti, sottoponendolo a perquisizione personale e veicolare, che ha consentito di rinvenire nella sua disponibilità circa 6 grammi di cocaina e oltre 5 grammi circa di hashish. Successivamente, i militari dell’Arma hanno esteso la perquisizione presso l’abitazione dell’indagato, all’esito della quale è stato rinvenuto poco meno di 1 grammo di sostanza stupefacente del tipo marijuana. Per tale motivo, l’uomo è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Inoltre, il 43enne è stato sottoposto ad alcol test e drug test, i cui esiti hanno rispettivamente permesso di riscontrare un tasso alcolemico superiore alla soglia consentita e la positività alla cocaina e ai cannabinoidi. Pertanto, l’uomo è stato altresì deferito, in stato di libertà, per guida in stato di ebbrezza alcolica e guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti.
Espletate le formalità di rito, l’arrestato è stato condotto presso la propria abitazione, dove è stato ristretto in regime di arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità giudiziaria, in attesa della udienza di convalida con rito direttissimo che, su richiesta della locale Procura della Repubblica, diretta dal dott. Angelo Vittorio Cavallo, si è tenuta nella mattinata odierna innanzi al Tribunale di Patti. Il Giudice, all’esito dell’udienza, ha convalidato l’arresto, disponendo la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, che avverrà tutti i giorni presso il Comando dell’Arma territorialmente competente.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per gli indagati vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva, ai sensi dell’art. 27 della Costituzione.