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Sette indagati per la morte di un 50enne titolare di un autosalone a Naso

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Sarebbero sette i sanitari indagati dopo la morte del 50enne Antonino Portoghese, originario del trapanese, ma da tempo residente a Naso dove gestiva un autosalone. L’uomo si è recato al Policlinico di Messina il 18 febbraio scorso per essere sottoposto ad un esame di routine, una coronografia. Non è mai più tornato a casa. Sulla morte adesso indaga la Procura di Messina, che ha sequestrato la salma e ordinato l’esame medico legale. L’obiettivo è capire cosa è accaduto tra il 18 febbraio, giorno dell’accesso al Policlinico di Messina, e il 26 febbraio successivo al Papardo, dove il titolare di un autonoleggio era stato trasferito d’urgenza lo stesso pomeriggio dell’arrivo all’ospedale universitario, ma dove non è stato possibile salvarlo. Qualcosa non ha funzionato proprio durante l’esame e Portoghese è andato in coma ed è stato trasferito al Papardo dove è rimasto 8 giorni in Terapia Intensiva, per poi spirare.
I familiari si sono affidati all’avvocato Carmelo Occhiuto che ha presentato un esposto per il malore accusato dal cinquantenne e il successivo decorso ospedaliero. Quando è stato chiaro che qualcosa era andato storto, la famiglia si è rivolta alla magistratura affatto convinta di quello che stava accadendo, ancor prima che Portoghese spirasse.
Il caso è affidato al sostituto procuratore Roberta La Speme che ha incaricato un medico legale e un cardiologo di effettuare gli esami necessari a stabilire la causa della morte. Dopo l’autopsia la salma è stata restituita alla famiglia per i funerali che si sono svolti a Naso.