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La Gescal Messina non ci sta e replica alla New Eagles

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Torniamo sui fatti della sfida Gescal-New Eagles del campionato under 17 per riportare le tesi del club messinese. “In merito a quanto accaduto sabato 28 gennaio durante la gara dei nostri under 17 ed i pari età della New Eagles, si ritiene opportuno e doveroso fare delle precisazioni. L’ASD Gescal, premesso che svolge attività sportiva coinvolgendo centinaia di ragazzi del territorio e non, dando loro la possibilità di crescere seguendo i sani principi dello sport e dell’aggregazione sociale e che non tollera nessuna forma di violenza, né fisica né verbale, da parte di tutti i propri tesserati, intende prendere le distanze da chi ha pensato bene di invadere il campo sportivo durante lo svolgimento di una gara ufficiale di campionato regionale under 17 e alimentare e prendere parte ad una rissa. Sarebbe il caso però di abbassare un po’ i toni altrimenti si rischia di degenerare e fare passare una rissa, dove fortunatamente non ci sono state persone contuse e/o ferite, per una carneficina. A tal proposito non sono state gradite e si chiede la rettifica perché non veritiere, le dichiarazioni della Società New Eagles sulla propria pagina Facebook, infatti le stesse sono smentite, oltre che da qualche loro tesserato sentito telefonicamente, anche dalle dichiarazioni rilasciate da un loro dirigente al funzionario di polizia intervenuto, al quale non è stato riferito nulla di quanto scritto su facebook. Non è assolutamente vero che “sono stati costretti a barricarsi dentro gli spogliatoi“, dal momento che un loro giocatore è stato espulso per condotta violenta ed uscendo dal campo ha colpito con un pugno in volto uno dei nostri ragazzi generando una reazione, tutti si sono prodigati a sedare la stessa e fare riprendere la partita. Purtroppo l’entrata in campo di qualche sprovveduto ha alimentato gli animi ma nessuno dei tesserati della New Eagles si è dovuto barricare negli spogliatoi anzi sono stati invitati dai nostri dirigenti a spostarsi nella parte opposta del campo di gioco per consentire nel frattempo l’allontanamento degli estranei dallo stesso. All’arrivo della polizia, avvenuta circa 10 min. dopo l’accaduto, la situazione si era già normalizzata, le due squadre si trovavano all’interno dei rispettivi spogliatoi per fare la doccia e cambiarsi e tutti i dirigenti erano fuori gli spogliatoi a commentare, rammaricati, su quanto successo. Nessun diverbio e nessuna lite è avvenuta fra le due dirigenze e rappresentanti vari, solo collaborazione per riportare la normalità. Il funzionario di polizia ha prima ascoltato l’arbitro e subito dopo i Dirigenti delle rispettive società ed avendo appurato che non c’erano stati contusi e/o richieste di intervento sanitario e non c’erano situazioni di pericolo per nessuno ha deciso di licenziare i colleghi delle altre volanti e su nostro invito è rimasto fino alla partenza della squadra avversaria. Non è stata necessaria NESSUNA scorta per consentire alla New Eagles di lasciare il campo, come scritto sempre sulla loro pagina facebook, infatti al momento della partenza fuori dal campo non c’era nessuno che aspettava e/o minacciava ed autonomamente i ragazzi ed i Dirigenti della New Eagles hanno raggiunto i mezzi di trasporto e sono andati via contemporaneamente alla volante di polizia che noi stessi avevamo invitato a rimanere fino alla chiusura del campo.
Per quanto riguarda le decisioni del giudice sportivo, si stanno intraprendendo le dovute azioni nelle sedi opportune mirate a tutelare la società Gescal ed i propri tesserati nel pieno rispetto dei principi sportivi. Come già detto non concepiamo né tolleriamo atti di violenza che nulla hanno a che fare con lo sport ma è impensabile che le colpe di persone estranee alla partita possano ricadere su ragazzi che neanche lontanamente hanno partecipato o alimentato la rissa come descritto nelle motivazioni delle squalifiche, si tratta infatti di ragazzi che nulla c’entrano con quanto accaduto, come si evince anche dalle dichiarazioni dell’arbitro al funzionario di polizia in pieno contrasto con quanto emerge dalle motivazioni del giudice sportivo, e che da giorni vedono i loro nomi spiattellati sui vari social e testate giornalistiche di ogni genere sol perché bisogna dare punizioni esemplari. Si ricorda altresì che trattasi di minorenni e come tali dovrebbero essere tutelati e salvaguardati piuttosto che essere lasciati alla gogna mediatica”.