Multe al semaforo dell’asse viario per cambio corsia, il Ministero dell’Interno concorda sull’interpretazione del sindaco: non andavano sanzionate allo stesso modo del passaggio col rosso. E pertanto non si potrà chiedere al cittadino di pagare oltre 180 euro e soprattutto procedere alla decurtazione dei punti della patente.
Questo in sintesi il contenuto del parere reso dal Dipartimento della pubblica sicurezza del Dicastero dell’interno, su richiesta del Comune.
Una pronuncia che chiude definitivamente la partita dopo mesi di confronto tra la stessa Amministrazione e il comando di polizia locale.
Infatti a seguito di questo parere lo stesso comando di polizia locale procederà a formulare richiesta di archiviazione, previa istanza presentata dai cittadini, al prefetto. Tra qualche giorno sul sito del Comune sarà pubblicato il modello da scaricare e presentare via Pec o direttamente al Comando di polizia per avviare l’iter finalizzato all’archiviazione del verbale ricevuto, limitatamente per il cambio di corsia.
Nessuna modifica, e non potrebbe essere altrimenti, per coloro che hanno attraversato il semaforo con la lanterna indicante il rosso.
Nel parere il Ministero ritiene che “ragioni di coerenza sistematiche inducono a ritenere che nel caso del cosiddetto “cambio di corsia” non ci sia violazione dell’obbligo di arresto indicato dalla luce rossa del semaforo perché tale obbligo è riferito solo a chi prosegue nella direzione della freccia del semaforo stesso. Il comportamento indicato perciò, sarebbe riferito solo alla violazione della segnaletica orizzontale per aver percorso la corsia di canalizzazione che imponeva una direzione diversa da quella effettivamente presa”. Aggiungendo altresì che “se si interpretassero le disposizioni indicate sulla base dell’assunto per il quale la segnalazione semaforica di corsia è un’indicazione rivolta a coloro che percorrono la corsia stessa, si dovrebbe concludere che l’indicazione del semaforo non riguardi solo un comportamento da tenere durante l’attraversamento dell’intersezione ma si riferisca anche alla condotta del conducente già prima di attraversarlo. Ciò sarebbe palesemente in contrasto con l’art.146 comma 3 che punisce soltanto chi attraversa l’intersezione senza rispettare le indicazioni del semaforo stesso”.
In buona sostanza al limite poteva essere sanzionata, sempre che vi fossero i presupposti di legge per farlo, solo la violazione per il cambio di corsia null’altro.
“Il parere del Ministero praticamente coincide con la posizione che abbiamo sempre assunto come Amministrazione comunale” ha affermato il sindaco Pippo Midili “formalizzandola prima con un preciso atto di indirizzo al comando di polizia locale e poi con una delibera di giunta nella quale si è chiesto proprio l’annullamento delle multe elevate per il cambio di corsia, mantenendo solo quelle che sanzionano il passaggio col rosso al semaforo di via Livatino, incrocio con piazzale Tusa. In quel provvedimento si chiede di intervenire con immediatezza valutando ponderatamente l’annullamento in autotutela dei verbali emessi per errata canalizzazione e per i quali è stata applicata la sanzione prevista dall’art. 146 comma 3 del codice della strada (passaggio con il rosso). Mi auguro, anzi sono certo che si possa porre adesso la parola fine ad una questione che ha generato una problematica sociale, ma sulla quale, voglio evidenziarlo, l’Amministrazione comunale ha dedicato grande e costante attenzione, a dimostrazione di non essere avversaria o nemica dei cittadini”.
Il sindaco ha aggiunto anche che per coloro che hanno pagato la sanzione (lo ribadiamo solo per il cambio corsia) si andranno a valutare le soluzioni più idonee per il rimborso della somme, mentre è certo che non vi sarà nessuna decurtazione dei punti dalla patente di guida.