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Legge di Bilancio 2023: dalla rottamazione, al Rdc, al bonus energia, ecco cosa cambia

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La Legge di Bilancio 2023 approvata dal Consiglio dei Ministri in data 21 novembre in fase di definizione alla Camera, prevede diversi punti importanti. Vediamoli insieme nel dettaglio.

REGIME FORFETTARIO

Il tetto di ricavi e compensi entro cui si può beneficiare del regime forfettario al 15% per le partite Iva passa da 65.000 euro a 85.000 euro. SI prevede che il regime forfetario cessa di avere applicazione dall’anno stesso in cui i ricavi o i compensi percepiti sono superiori a 100.000 euro.

LIMITE DEL CONTANTE

Inserita la disposizione che stabilisce che a partire dal 1° gennaio 2023, la soglia per il pagamento in contanti venisse innalzata a 5.000 euro (prima erano 1.000 euro). 

BONUS ENERGIA

Saranno ammessi alle agevolazioni relative alle tariffe per la fornitura di energia elettrica riconosciute ai clienti domestici economicamente svantaggiati e alla compensazione per la fornitura di gas naturale,  i nuclei famigliari con un ISEE valido nel corso dell’anno 2023 pari a 15.000 euro. 

AGEVOLAZIONI PRIMA CASA UNDER 36

Proroga per tutti gli atti stipulati nel 2023 delle agevolazioni per l’acquisto prima casa per under 36. L’agevolazione prevede per le compravendite non soggette a Iva, nell’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale. Inoltre per gli acquisti soggetti a Iva, oltre all’esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale, il riconoscimento di un credito d’imposta di ammontare pari all’Iva corrisposta al venditore.

REDDITO DI CITTADINANZA

Dal 1° gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età) è riconosciuto il reddito di cittadinanza nel limite massimo di 7/8 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili, ed è inoltre previsto un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale dove, in mancanza, decade il beneficio del reddito, mentre si decade anche nel caso in cui si rifiuti la prima offerta congrua.