Al termine di una delle poche maratone notturne di questa legislatura l’Ars ha approvato il ddl sulle variazioni di bilancio. Lo scrive Antonio Giordano sul Giornale di Sicilia in edicola oggi.
Dal finanziamento delle fiction fino alle borse di studio, ecco quello che contiene la misura. Polemiche, inoltre, sulla bocciatura del maxiemendamento governativo (bocciato a voto segreto) che assegnava fondi per 405 mila euro di cui una parte destinata alle emergenze rifiuti di Palermo e Catania e 200 mila circa per investimenti nel settore sanitario. Tra le norme approvate, invece, il trasferimento di 24 milioni per sanare i debiti dei comuni nei confronti di Siciliacque, la società che gestisce il sovrambito regionale, l’integrazione oraria del personale Asu dei beni culturali. I 23 milioni promessi alle Zes arriveranno solo in parte alle zone franche: 10 serviranno per finanziare i contratti di servizio.
Via libera anche agli interventi per il turismo e per i pensionati degli ex consorzi Asi. Sempre in tema di personale il ddl contiene un finanziamento di 3,3 milioni di euro destinati al nuovo sistema classificatorio dei regionali. Boccata d’ossigeno per il teatro Massimo di Palermo. La stessa cifra è stata stanziata dal Parlamento regionale per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto dai siti di archeologia industriale riconosciuti come beni culturali. Sempre in tema di spettacoli viene incrementato il Fondo Unico Regionale per il settore di 300 mila euro, per una disponibilità totale di 6 milioni e 800 mila euro.