Si chiama Mariano Catalfamo, cinquant’anni, assistente capo coordinatore del Nucleo di polizia penitenziaria, morto dopo un malore mentre era alla guida della sua auto, la stessa che ha finito la sua corsa all’altezza di una rotatoria, all’Annunziata. Appresa la notizia sui “social” è scattata la polemica e l’interrogativo se questa morte si poteva, in qualche modo, evitare. Probabilmente, in questa tragedia, ha “pesato”, a quanto pare, la mancanza di un defibrillatore, e in quei minuti concitati, forse, avrebbe potuto fare la differenza, in attesa dei soccorsi. Intanto sono partite anche le indagini per capire esattamente cosa è caduto quel maledetto pomeriggio.