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Università di Messina, si ferma la laurea honoris causa a Marracash: polemiche e dibattito accademico

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Il rapper Marracash durante la presentazione del libro ''Ero un bullo'', Vimodrone, 10 gennaio 2022. ANSA/ YURI LAUDADIO

Si è arenata a fine gennaio, tra pareri contrastanti e un acceso dibattito accademico, la proposta di conferire una laurea honoris causa a Fabio Rizzo, in arte Marracash, uno degli esponenti più influenti del rap italiano. L’artista siciliano, originario di Nicosia, era stato indicato dal professor Fabio Rossi, docente di Linguistica, come meritevole del riconoscimento accademico in Scienze dell’informazione, tecniche giornalistiche e social media presso l’Università di Messina.

La proposta nasceva con l’intento di valorizzare non solo la valenza culturale e storica del rap come linguaggio musicale ampiamente diffuso tra i giovani, ma anche il profilo artistico e umano di Marracash, già vincitore della Targa Tenco – uno dei premi più prestigiosi della canzone d’autore italiana – per il suo impegno nel trattare con linguaggi contemporanei temi sociali di forte rilevanza, spesso con uno sguardo attento e critico sulla realtà.

Accolta inizialmente a novembre, la proposta ha però trovato uno stop nella successiva seduta del Consiglio di Dipartimento del DICAM (Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne), riunitosi a fine gennaio. Come riportato nel verbale, pubblicato recentemente, tre professoresse si sono opposte per “il timore che i testi delle opere contengano contenuti di natura sessista” e per “il potenziale rischio di promuovere una cultura legata a contenuti sessisti”.

Una posizione che ha diviso l’aula: il voto finale ha registrato 39 favorevoli, 28 contrari e 17 astenuti. Nonostante la maggioranza assoluta, la proposta non ha superato il passaggio decisivo, arenandosi nel processo di approvazione definitiva.

Il professor Rossi ha difeso con convinzione la candidatura, definendo i timori “infondati” e sottolineando l’importanza di leggere l’opera di Marracash nel suo complesso, contestualizzandone il linguaggio e la poetica. A sostegno del docente anche il rappresentante degli studenti, che ha ricordato l’efficacia comunicativa dell’artista nel parlare alle nuove generazioni.

La vicenda ha inevitabilmente sollevato un ampio dibattito: da un lato, l’importanza di riconoscere nuove forme di linguaggio culturale che rispecchiano la realtà giovanile e urbana; dall’altro, la necessità di mantenere attenzione sui messaggi veicolati, soprattutto in un contesto accademico.