Quindici anni. di carcere. Questa la sentenza della Corte d’assise di Messina che ha condannato Antonio Nucifora, operaio di Roccalumera, nel processo per l’omicidio di Giuseppe Catania, 63 anni, poliziotto in pensione, avvenuto il 2 ottobre 2023 sul lungomare di Furci Siculo, nel Messinese. L’uomo fu raggiunto da cinque colpi di fucile da caccia.
La pm Roberta La Speme aveva chiesto alla Corte d’assise di Messina, presieduta dal giudice Massimiliano Micali, la condanna all’ergastolo. La Corte ha disposto la condanna a 15 anni con l’esclusione delle aggravanti contestate, accogliendo la richiesta di rito abbreviato, che consente lo sconto di un terzo della pena, che era stata fatta dai legali di Nucifora, gli avvocati Giovanni Starrantino ed Emilia Cerchiara.
I giudici hanno disposto anche provvisionali da 50 mila euro a favore della moglie e dei figli della vittima e 30 mila euro per le sorelle che si sono costituiti parte civile con l’avvocato Antonio Scarcella. Alla base dell’omicidio ci sarebbe stata una questione passionale.
Secondo l’accusa Nucifora, avendo appreso il giorno prima che la moglie aveva avuto una relazione extraconiugale con Catania, ex agente della Squadra mobile di Messina, dopo averlo visto sul lungomare di Furci Siculo aveva imbracciato il fucile da caccia e gli aveva sparato cinque colpi. Subito dopo l’operaio si è costituito alla Stazione dei carabinieri di Roccalumera raccontando tutto. I due uomini si conoscevano, ma da tempo non si frequentavano più.