“Il governo Schifani ha predisposto una riforma che dà finalmente risposte concrete alle imprese siciliane e mette ordine in un sistema che per troppo tempo ha frenato sviluppo e investimenti”. Lo ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, a margine del convegno dedicato al rilancio del tessuto produttivo isolano, dal titolo “Assetti e strumenti per lo sviluppo delle imprese”, che si è svolto nella sala Terrasi della Camera di commercio di Palermo.
Il testo del disegno di legge contenente “Disposizioni in materia di attività produttive e sviluppo economico”, già approvato dalla terza commissione dell’Ars ed incardinato oggi in aula, introduce misure fondamentali per accelerare la liquidazione dei consorzi Asi, semplificare le procedure di vendita del patrimonio, tutelare gli insediamenti produttivi e garantire il diritto di prelazione agli imprenditori già presenti nei beni immobili. “Evitiamo che chi oggi occupa legalmente un capannone”, ha aggiunto Tamajo, “rischi di essere sfrattato o, peggio, ricattato e rendiamo più trasparente e sostenibile l’intero processo di alienazione del patrimonio consortile”.
Tra i punti chiave della proposta legislativa anche la tutela del settore siderurgico siciliano. “Abbiamo previsto un tavolo di monitoraggio sull’utilizzo e lo smaltimento dei rottami metallici e rafforzato i controlli nei porti”, ha detto l’assessore, “perché l’export incontrollato di materie prime sta mettendo in ginocchio le nostre aziende e rischia di trasformarsi in una bomba sociale. Non possiamo permettere che oltre 60 mila posti di lavoro siano sacrificati sull’altare della speculazione”.
È prevista, inoltre, una premialità per le imprese che investono in inclusione di genere, sostenibilità ambientale, welfare aziendale ed innovazione organizzativa. “Vogliamo sostenere chi crea valore economico ma anche sociale e costruire una Sicilia più equa, competitiva e moderna, fondata su regole chiare e sul rispetto per chi fa impresa davvero”, ha concluso Tamajo.