La vergognosa e brutale aggressione all’arbitro durante una partita di playoff, categoria Under 17, in Sicilia è stata punita con l’esclusione del club dal campionato e squalifiche fino al 2030. È la decisione del Giudice Sportivo dopo i terribili fatti avvenuti alla fine della sfida tra Russo Sebastiano Calcio Riposto e Pedara.
Al fischio finale i giocatori della RSC Riposto hanno accerchiato e aggredito Diego Alfonzetti, arbitro 19enne della sezione di Acireale, con calci e pugni. Sono poi entrate in campo altre persone senza autorizzazione, tra cui i tifosi, con il giovane costretto a difendersi dall’aggressione e poi portato in salvo da un’altra persona prima dell’arrivo dei carabinieri. Il sito ufficiale dell’Associazione Italiana Arbitri era stato “oscurato” con un’immagine simbolo della non violenza dopo l’ennesimo episodio di violenza contro i direttori di gara.
Il direttore di gara medicato al pronto soccorso dell’ospedale di Acireale è stato dimesso con una prognosi di sette giorni.
Nel provvedimento il giudice sportivo segnala, in premessa, che “nonostante l’inagibilità delle tribune i dirigenti della società ospitante consentivano l’ingresso di circa 150 persone”, tutte riconducibili alla squadra locale stessa.
“Subito dopo il triplice fischio – ricostruisce il giudice sportivo – si avvicinavano all’arbitro, con fare minaccioso, diversi tesserati della Rsc Riposto rivolgendogli frasi minacciose”. L’arbitro avrebbe tentato di sottrarsi all’aggressione, ma non ci sarebbe riuscito perché “colpito da un calcio sferrato con forza che lo faceva cadere”. Durante la corsa il direttore di gara “notava che i cancelli che collegano la tribuna al terreno di gioco erano stati deliberatamente aperti per permettere l’ingresso dei sostenitori della Rsc Riposto che intendevano aggredirlo”.
Il giudice sportivo ricostruisce la violenza dell’aggressione con i giocatori che lo hanno colpito con calci e pugni mentre era a terra e uno di loro gli urlava contro “devi morire” e un altro lo apostrofava con “te la sei cercata”.
Un calciatore, ricostruisce il direttore di gara riportato dal giudice sportivo, ” lo colpiva ripetutamente e con violenza inaudita con pugni, schiaffi al volto e ad un fianco provocandogli forte dolore e stordimento”. Anche l’allenatore e un dirigente della società intervenuti per “tentare di calmare i propri calciatori, senza riuscirvi”, hanno allontanato l’arbitro dicendogli “te la sei cercata, te la meriti”.
Insulti e minacce sono continuati anche quando il giovane direttore di gara è entrato negli spogliatoi e quando li ha lasciati, grazie alla scorta dei carabinieri, alla guida della propria auto che è stata danneggiata, con la società chiamata dal giudice sportivo a risarcire le riparazioni della vettura se richiesto dall’arbitro.
Dopo il fatto il Giudice Sportivo ha deciso per “L’esclusione della Società RSC Riposto dal campionato Allievi/Under 17 della stagione 2025-26, infliggendole nel contempo l’ammenda di Euro 500,00; Di squalificare i seguenti calciatori della Società RSC Riposto: Fino al 05.04.2030 , disponendone la preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della FIGC a carico di Rapisarda Sergio, Arcidiacono Fabio, Mancini Matteo, Messina Mario, Pagano Gabriel, Finocchiaro Matteo, Treffiletti Matteo. Fino al 05.04.2030 a carico di Rosa Simone Alfio, Cucè Mattia Sebastiano. Fino al 05.04.2028 Dilettoso Alessandro. Di squalificare fino al 30.06.2025 il Sig. Anastasi Maurizio, allenatore della squadra RSC Riposto. Sanzione attenuata per la fattiva collaborazione dimostrata nel proteggere l’arbitro”.
Ora si dovrebbe proseguire penalmente e sul risarcimento economico con i protagonisti che rischiano pesanti e peggiori conseguenze.