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Pnrr, Borghi di Sicilia da rigenerare: finanziati 25 progetti con fondi pari a circa 44 milioni, quasi 18 nel messinese

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Riqualificazione del patrimonio culturale con il restauro di edifici storici, musei e altri luoghi legati alla cultura, miglioramento degli spazi pubblici con la riqualificazione di piazze, vie, parchi e giardini, sostegno alle attività culturali e creative con la creazione di spazi per eventi, laboratori, mostre, festival e altre iniziative. Ed ancora, la promozione del turismo sostenibile, con lo sviluppo di itinerari turistici, la creazione di punti informativi e il miglioramento dei servizi di accoglienza, anche mettendo a punto l’organizzazione di alberghi diffusi, rafforzamento del tessuto sociale con la creazione di centri di aggregazione, spazi per il coworking e altre iniziative per favorire la partecipazione e l’inclusione sociale. Sono questi gli obiettivi che riguardano la rigenerazione di 36 borghi siciliani attraverso 25 progetti finanziati in Sicilia, grazie ai fondi del Pnrr, relativi all’Investimento “Attrattività dei Borghi”, per un totale di circa 44 milioni di euro.
La presentazione dell’iniziativa oggi, a Palermo, nella sala “La Torre” dell’Assemblea regionale siciliana, alla presenza del sindaco di Ustica, Salvatore Militello, che ha introdotto i lavori, moderati da Michela Finizio, giornalista de Il Sole 24 Ore, del direttore artistico e generale del progetto “Ustum” e dell’assessore regionale infrastrutture e mobilità Alessandro Aricò. Si comincia con il progetto “Ustum cultural programme”, legato all’isola di Ustica (Palermo).
“Questa è una grande opportunità che oggi ci offre il Pnrr – ha sottolineato il sindaco di Ustica Militello, e che non possiamo perdere. L’obiettivo di tutti i comuni deve essere quello di fare rete. Dobbiamo essere capaci di portare in alto il nome della Sicilia grazie alla valorizzazione dei nostri territori e dei nostri beni, anche quelli immateriali, in chiave attrattiva. Ma dobbiamo inoltre essere capaci – ha aggiunto – di dare una prospettiva agli investimenti che si stanno facendo oggi”.
Borghi finanziati in Sicilia (gli importi di ogni progetto a conclusione del testo): Alcara Li Fusi con aggregato San Marco d’Alunzio (Me), Santa Lucia del Mela (Me), Bivona (Ag), San Mauro Castelverde (Pa), Castel di Lucio (Me), Sant’Angelo Muxaro con aggregati Joppolo Giancaxio e Santa Elisabetta (Ag), Biuscemi (Sr), Casalvecchio con aggregati Antillo e Limina (Me), Ustica (Pa), Polizzi Generosa (Pa), Gratteri (Pa), Tusa (Me), Santo Stefano Quisquina (Ag), San Biagio Platani (Ag), Assoro (En), Ventimiglia di Sicilia (Pa), Ciminna (Pa, Novara di Sicilia (Me), Roccavaldina (Me), Villafrati (Pa), Ucria (Me), Poggioreale (tp), Isnello (Pa), Tripi (me) e Bisacquino (Pa). E’ stata messa a punto una strategia di sistema per la rigenerazione dei borghi di Sicilia, con una visione condivisa, lungimirante, che guarda al lungo termine, che vuole creare connessioni tra gli interventi, i territori, i tematismi progettuali e le varie anime di questi luoghi che sono oasi di autenticità, di identità collettiva e che conservano il Dna delle varie civiltà che hanno caratterizzato la storia millenaria di Sicilia: la civiltà agraria e rurale, la cultura mineraria, la presenza di castelli e borghi medievali, i borghi marinari, i circuiti del mito e tanto altro ancora.
“La vera scommessa di tutti i progetti – ha spiegato Lucenzo Tambuzzo, direttore artistico e generale del progetto “Ustum” – è la sostenibilità dei risultati. Cosa succederà quando si esauriranno i finanziamenti del Pnrr? Occorre cambiare l’approccio ai processi di rigenerazione, che non può basarsi soltanto sull’assistenza del pubblico o sulla speranza di fantomatici investitori esterni. L’unica reale alternativa allo spopolamento di questi preziosi luoghi – ha sottolineato Tambuzzo – rimane l’attivazione delle loro comunità e il potenziamento del terzo settore, che in tutti questi progetti si è dimostrato enormemente importante, vero motore progettuale e operativo delle stesse amministrazioni comunali, con uffici tecnici spesso ridottissimi e quindi incapaci di progettare. Al contempo – ha proseguito – è fondamentale scongiurare le attuazioni localistiche, isolate e puntiformi di tutti questi interventi e sviluppare, al contrario, una visione comune, ampia e interconnessa. Auspico che si possa definire una strategia di sistema tra i progetti, in grado di delineare percorsi tematici di rete regionale e di capitalizzazione gli importanti sforzi che tutti i progetti si propongono di raggiungere. La visione di futuro prospettata dai borghi, fondata sulle relazioni interpersonali, sul rispetto dell’ambiente e delle diversità, va vista come possibile scenario di salvezza”, ha concluso.
“Fare rete significa poter moltiplicare e attuare gli interventi sui territorio – ha detto Angelantonio Orlando, direttore generale del ministero della Cultura per l’attuazione del Pnrr che, collegato in videoconferenza da Roma, ha illustrato le opportunità del Pnrr per i borghi di Sicilia e le raccomandazioni per una corretta implementazione -. Ben vengano queste attività che prevedono la possibilità di mettere a fattor comune tutte le iniziative. Voglio ricordare che tutti i comuni della linea borghi sono inseriti in una piattaforma facilmente accessibile e possono scambiarsi le buone pratiche oltre che segnalare le varie attività e azioni che vengono portate avanti in modo da condividerle”.
“I sindaci dei piccoli comuni, dei borghi, delle piccole isole sono come degli eroi perché gestiscono quotidianamente non soltanto le amministrazioni comunali ma anche le loro comunità in situazioni difficili – ha detto l’assessore regionale alle infrastrutture e mobilità Alessandro Aricò -. Anche noi possiamo dare un contributo a supporto di questi progetti mettendo in rete i comuni interessati con il trasporto pubblico locale su gomma – ha aggiunto -. In base alle esigenze che vorrete indicarci siamo disponibili a modificare il trasporto pubblico locale su gomma e anche quello ferroviario. Dobbiamo far sì che i comuni che rappresentate possano essere facilmente raggiungibili e fruibili. Soltanto mettendo assieme le forze e strutturando reti significative, organizzate, possiamo contribuire ad invertire la tendenza dello spopolamento dei borghi e delle aree interne”, ha sottolineato Aricò.
La Linea B dalla misura M1C3, Investimento 2.1 “Attrattività dei borghi storici” del PNRR finanzia progetti locali di rigenerazione culturale e sociale in borghi storici con una popolazione residente inferiore a 5.000 abitanti.L’obiettivo generale della Linea B è quello di rivitalizzare i piccoli borghi storici, rendendoli luoghi più attrattivi per residenti, turisti e investitori, e contribuendo così a contrastare lo spopolamento e a promuovere lo sviluppo economico e sociale delle aree interne.
L’importo complessivo, a livello nazionale, destinato ai progetti finanziati con la Linea B dell’Investimento 2.1 “Attrattività dei borghi storici” del PNRR è di 370.257.498,67 euro. Questo importo è stato assegnato a 294 Comuni per la realizzazione di progetti locali di rigenerazione culturale e sociale di borghi storici con meno di 5.000 abitanti. Nel caso della Sicilia sono stati finanziati: 25 progetti, 36 borghi coinvolti, circa 250 interventi, totale progetti finanziati: € 43.590.873,00.
Borghi finanziati in provincia di Messina e relativi importi di ogni progetto
1. COMUNE DI ALCARA LI FUSI
Comune aggregato: SAN MARCO D’ALUNZIO
Importo: 2.080.000,00 €
2. COMUNE DI SANTA LUCIA DEL MELA
Importo: 1.600.000,00 €
5. COMUNE DI CASTEL DI LUCIO
Comuni aggregati: PETTINEO e MOTTA D’AFFERMO
Importo: 2.559.867,71 €
8. COMUNE DI CASALVECCHIO SICULO
Comuni aggregati: ANTILLO e LIMINA
Importo: 2.500.000,00 €
12. COMUNE DI TUSA
Importo: 1.308.108,00 €
18. COMUNE DI NOVARA DI SICILIA
Importo: 1.599.700,00 €
19. COMUNE DI ROCCAVALDINA
Importo: 1.600.000,00 €
21. COMUNE DI UCRIA
Comuni aggregati: RACCUJA e FLORESTA
Importo: 2.559.009,80 €
24. COMUNE DI TRIPI
Importo: 1.590.000,00 €