Dopo la maxi-operazione della Polizia di Stato contro la pirateria audiovisiva, c’è chi vuole vederci ancora più chiaro e ottenere un risarcimento da ogni singolo abbonato al pezzotto. Parliamo di Dazn che, scrive La Repubblica, avrebbe intenzione di portare in tribunale coloro che utilizzavano il decoder illegale per poter guardare i contenuti a pagamento di diverse piattaforme a pagamento. Di conseguenza Dazn chiederà i nomi degli abbonati alla Procura di Catania.
Il fine della piattaforma è duplice scrive il quotidiano: agire su un primo robusto campione per ottenere un risarcimento, oppure indurre la Guardia di Finanza a comminare lei delle multe come stabilito dalla legge. Legge che fissa le sanzioni da un minimo di 150 euro a un massimo di 5mila euro. Cifre tutt’altro che banali. Intanto un dato significativo emerge dagli studi di Lfp Média: il 55% degli spettatori che hanno assistito in Francia davanti a un monitor al match di cartello tra Psg e Marsiglia lo hanno fatto illegalmente.