I carabinieri della Compagnia di Barcellona, al termine di un’indagine iniziata nel 2020, hanno smascherato un’organizzazione dedita all’estrazione illegale di “terra nera”, ricca di humus e destinata ai vivai. L’operazione, ribattezzata “Oro Nero”, ha portato all’identificazione di una presunta associazione a delinquere che operava in quattro comuni della provincia di Messina: Terme Vigliatore, Montalbano Elicona, Novara di Sicilia e Rodi Milici.
Le aree colpite, sottoposte a vincoli paesaggistici e di tutela ambientale, venivano saccheggiate con escavatori e camion di grande stazza, causando gravi danni al territorio. Al termine delle indagini, coordinate dalla Procura di Barcellona guidata dal procuratore Giuseppe Verzera, sono stati notificati avvisi di garanzia a sette persone, accusate di associazione a delinquere, furto aggravato, danneggiamento ambientale e gestione di discariche abusive.
Tra gli indagati spiccano:
- Veronica Campanino, ritenuta la promotrice e capo dell’associazione, nonché legale rappresentante della società “Campaninoter”, centrale per il reimpiego dei materiali sottratti.
- Salvatore Campanino, considerato l’organizzatore operativo del gruppo.
- Altri collaboratori, tra cui Francesco Allia, Giuseppe Gitto, Paolo Dugo, Davide Isgrò e Alfio Antonio Buemi, coinvolti a vario titolo nelle operazioni di furto e danneggiamento.
L’operazione segna un passo importante nella lotta contro i crimini ambientali, con l’obiettivo di tutelare le aree naturali protette e contrastare attività illecite che minacciano il patrimonio paesaggistico del territorio.