La Procura di Messina ha chiesto l’ergastolo per Claudio Costantino, accusato di aver ucciso Giovanni Portogallo e Giuseppe Cannavò il 2 gennaio 2022, nei pressi della sua abitazione a Camaro San Luigi. Durante la requisitoria, durata oltre un’ora, i pm Marco Accolla e Roberto Conte hanno ricostruito l’accaduto come un duplice omicidio premeditato, con l’aggravante che è stata contestata a Costantino.
Secondo l’accusa, Costantino avrebbe chiamato le due vittime a casa sua, forse per questioni legate al traffico di droga. Il movente resta una parte controversa del processo, con l’accusa che non ha certezze definitive. Invece, Costantino ha sempre sostenuto di essersi trovato coinvolto in una situazione di difesa personale: afferma infatti che Portogallo e Cannavò si siano presentati armati e, dopo averlo trovato nascosto in uno sgabuzzino, abbiano iniziato a sparare. Costantino avrebbe poi reagito, prendendo una delle pistole delle due vittime.
Il punto cruciale del processo risiede nella ricostruzione dei fatti: se Costantino abbia effettivamente teso un agguato alle due vittime, come sostiene l’accusa, o se si sia trattato di una reazione a una presunta “spedizione punitiva” da parte di Portogallo e Cannavò. Il giudizio dei giurati sarà fondamentale per chiarire se l’azione di Costantino fosse stata premeditata o frutto di una reazione improvvisa.
Il caso continua a essere uno dei più discussi, con l’accusa che punta alla premeditazione e l’imputato che continua a sostenere una versione difensiva. Con l’ergastolo richiesto per Costantino, il tribunale di Messina è chiamato a emettere un verdetto che potrebbe segnare un precedente importante per questo tipo di crimini nella regione.