Home Attualita' Sicilia: aree montane, pubblicato bando da 19 milioni

Sicilia: aree montane, pubblicato bando da 19 milioni

38

Pronto il bando da 19 milioni di euro destinato ai Comuni montani e parzialmente montani dell’Isola. Si tratta di risorse del Fosmit, Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane, assegnate alla Regione Siciliana dalla Presidenza del Consiglio dei ministri per finanziare interventi di promozione e per rafforzare le reti sociali di questi territori. Ciascun Comune, in particolare, potrà proporre la realizzazione di progetti che riguardano l’informatizzazione, attraverso soluzioni di alfabetizzazione ed inclusione digitale per stimolare l’uso del web, l’acquisizione di beni strumentali per il rafforzamento dei servizi essenziali, la valorizzazione del patrimonio esistente materiale o immateriale per aumentare l’attrattività dei luoghi; interventi finalizzati a ridurre nel medio e lungo termine la dipendenza da fonti fossili e per l’efficientamento energetico, la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade comunali ed intercomunali.
“Il bando destinato a 180 Comuni delle aree montane”, ha detto Andrea Messina, assessore regionale alle Autonomie locali ed alla Funzione pubblica, “è l’ultimo atto di un processo che ha visto impegnati i nostri uffici in un’attività di coordinamento di numerosi assessorati e dell’Autorità di Bacino nel recupero di risorse nazionali che sarebbero andate perse. I 19 milioni di euro complessivamente recuperati”, ha proseguito l’assessore, “rappresentano un impegno concreto del governo regionale per sostenere lo sviluppo e la valorizzazione dei Comuni montani, lasciando libere le amministrazioni di proporre progetti in ambiti particolarmente significativi per la promozione dei loro territori. Si tratta di un’azione che mira a rafforzare l’attrattività di aree particolarmente fragili per contrastarne lo spopolamento attraverso il potenziamento delle reti sociali e la valorizzazione del patrimonio materiale ed immateriale. Questo attraverso azioni che mirano alla salvaguardia ambientale, al miglioramento della viabilità e ad incrementare l’economia locale, in coerenza con il “Turismo delle radici”, l’offerta turistica italiana che punta quest’anno sulla memoria dei luoghi”.