“Come, purtroppo, volevasi dimostrare, la scuola è iniziata e gli studenti disabili non ricevono il servizio di trasporto: un diritto che, in un’epoca caratterizzata dal mantra dell’inclusività, dovrebbe essere scontato e fuori da ogni discussione o pastoia politico-amministrativa. La Uil e la Uil Fpl di Messina, già dal lontano mese di aprile scorso, tentarono in ogni modo di evidenziare con seria preoccupazione e attraverso dettagli minuziosi le oggettive criticità relative al servizio di trasporto dei disabili nelle scuole al fine di prevedere nuove modalità gestionali finalizzate a garantire certezze sia alle famiglie che ai lavoratori occupati nell’importante servizio. Il sindaco metropolitano Basile, oltre a sfuggire dal confronto e a non trovare per tempo le dovute indispensabili soluzioni, non è riuscito a realizzare nessuna programmazione amministrativa finalizzata ad ottenere banali risultati che impedissero, per esempio e in primo luogo, l’interruzione di un essenziale servizio sociale qual è quello del trasporto degli studenti disabili. Una vicenda grottesca e dalle gravi implicazioni sociali che, con l’avvio del nuovo anno scolastico, coinvolgono le famiglie degli studenti disabili che non hanno risposte e i lavoratori che svolgevano il servizio, ad oggi disoccupati e senza certezze. Dobbiamo, purtroppo, registrare che il sindaco e l’amministrazione metropolitana di Messina emergono per la loro incapacità a trovare una soluzione, forse mai realmente cercata, riguardo una dirimente questione sociale ampiamente nota e oggetto di molteplici iniziative (sit-in, comunicati, pec, ecc.) da parte della Uil e della Uil Fpl” hanno così affermato Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina, e Livio Andronico, segretario generale della Uil Fpl.
“Il trasporto scolastico va inquadrato tra le attività di tipo socio-assistenziale e, qualora ce ne fosse bisogno, ricordiamo a chi di competenza che il diritto all’istruzione delle persone disabili ha rilevanza costituzionale. Pertanto, è inspiegabile e decisamente inaccettabile dovere assistere a questi atteggiamenti che rappresentano un modo di infierire nei confronti degli alunni fragili e delle loro famiglie che sono costretti a subire anche un handicap da parte delle Istituzioni che, al contrario, dovrebbero essere fortemente inclusive. Spesso si parla della necessità di abbattere le barriere ed integrare i soggetti nella comunità ma, questa gestione amministrativa riesce soltanto a dire e produrre chiacchiere piuttosto che fare. A tal proposito, è opportuno segnalare che alcuni ex dipendenti sono stati contattati dai disperati genitori degli alunni che non sanno come affrontare questa emergenza nella già difficile quotidianità. Ebbene, senza pensarci un attimo e dimostrando concreta ed encomiabile solidarietà, gli operatori del servizio, allo stato ex dipendenti, si sono offerti di accompagnare gli alunni con i propri mezzi privati. Si tratta di una risposta commovente che svergogna un’amministrazione fredda e cinica che non ha rispetto dei diritti delle persone e della dignità umana. Gli alunni e le loro famiglie sono stati profondamente offesi, feriti e le responsabilità sono chiare e lampanti” hanno così concluso Ivan Tripodi e Livio Andronico.