È iniziato oggi il nuovo anno scolastico 2024-2025 anche se le aule apriranno per gli studenti solo tra qualche giorno: i primi a rientrare in classe saranno il 5 settembre gli alunni di Bolzano, il 9 sarà la volta di Trento e via via toccherà a tutti gli oltre 7 milioni di bambini e ragazzi italiani (-110mila in meno), secondo il calendario scolastico stabilito dalle Regioni, fino a metà settembre.
Intanto stamane a varcare i cancelli delle 8mila scuole italiane sono stati circa 650.000 insegnanti, convocati per partecipare al primo collegio dei docenti del nuovo anno scolastico. I sindacati lamentano i problemi di sempre: circa 250mila supplenti, la mancanza di 6mila collaboratori scolastici che invece lo scorso giugno erano impiegati negli istituti, aule roventi per il caldo al punto da chiedere lo slittamento dell’inizio delle lezioni, le incertezze sul fronte dei dirigenti scolastici, aggravate dalla recente decisione del Tar di annullare il concorso straordinario per 519 presidi: si teme che il numero di istituti affidati a un preside reggente possa superare gli 800, ben oltre i 300 considerati fisiologici. Per il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara sulla vicenda della sospensiva disposta dal Tar Lazio «si sta facendo troppo allarmismo e troppa strumentalizzazione politica» e i supplenti non supereranno i 165mila ma il numero scenderà a breve a 155mila con le assunzioni previste.
Sono numerose le novità con cui apre il nuovo anno scolastico: da settembre parte il potenziamento, che sarà in due tempi, del sostegno agli alunni stranieri che non conoscono bene l’italiano, a iniziare da quelli appena arrivati nel nostro Paese. Debutta la nuova filiera formativa tecnologico-professionale basata sul modello «4+2», che coinvolgerà inizialmente 172 istituti secondari e potrebbe, in futuro, diventare il modello di riferimento per l’intera istruzione tecnica. Il nuovo anno scolastico vede la conferma dei docenti tutor e orientatori, già entrati in azione a settembre 2023 alle superiori. I ragazzi troveranno quest’anno il divieto di utilizzo in classe del telefono cellulare, dall’infanzia fino alle medie. Il rinnovo del contratto al personale docente, che potrebbe chiudersi entro l’anno, prevede incrementi intorno ai 160 euro. In partenza anche le nuove linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica che prevede tra l’altro la promozione della cultura d’impresa e dell’educazione stradale.
Inoltre, si attendono importanti novità con l’approvazione definitiva alla Camera della stretta sul voto in condotta e le sospensioni in chiave anti-bullismo; ci saranno corsi di formazione per i docenti di sostegno e la possibilità per le famiglie di richiederne la conferma, in base a un decreto ministeriale di prossima emanazione. Altra novità in arrivo il ritorno dei giudizi (ottimo, buono, sufficiente, insufficiente) alle scuole elementari mentre il voto numerico continuerà ad essere valido per gli studenti delle scuole medie e superiori. Tra i provvedimenti approvati la scorsa primavera, infine, più forti sanzioni a chiunque aggredisca il personale scolastico.