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Donna morta ospedale di Patti, marito presenta denuncia

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Una donna di 62 anni, Francesca Colombo, residente nel milanese, è morta nell’ospedale Barone Romeo di Patti, dopo il ricovero sabato scorso. Il marito ha presentato un esposto e la procura del comune messinese ha aperto un’inchiesta. L’ospedale è lo stesso del caso del ragazzo con la gamba fratturata e immobilizzata col cartone.
Secondo l’esposto un paio di giorni prima la donna col marito si è recata nel pronto soccorso perchè stava male. È stata visitata e poi dimessa. La donna è poi tornata e ricoverata venerdì scorso ma è morta dopo qualche ora. La procura ha sequestrato le cartelle cliniche e sul corpo della vittima sarà eseguita l’autopsia a Messina. La coppia era in vacanza a Librizzi paese originario dell’uomo.
Sulla vicenda, ovviamente, la Procura della Repubblica di Patti ha aperto un fascicolo contro ignoti dopo la denuncia presentata dal marito della donna, Giuseppe Balletta, originario di Librizzi dove insieme alla moglie come erano soliti fare erano tornati da Legnano, centro di residenza nel milanese, per trascorrere le vacanze estive.
Ed è proprio il marito a raccontare alla Gazzetta del Sud i momenti drammatici vissuti in quello che è stato un calvario durato oltre due giorni, dal primo accesso al Pronto soccorso nella tarda mattinata di mercoledì 7 agosto, trasportata con l’ambulanza del “118” a causa dei fortissimi dolori addominali accompagnati da vomito continuo, sino alla morte la mattina di sabato 10 agosto.
«Mercoledì mia moglie è entrata al Pronto soccorso intorno alle 12.15 in codice giallo. È stata visitata e sottoposta ad un prelievo di sangue ed elettrocardiogramma, poi poco dopo le 20 è stata dimessa – racconta Giuseppe Balletta –. Ci hanno detto verbalmente che si trattava di un’indigestione prescrivendo l’assunzione di un protettore gastrico. Il malessere è andato avanti in maniera più o meno intensa ma eravamo fiduciosi perché ci avevano detto che fosse indigestione, poi venerdì sera la situazione è peggiorata tant’è che ho dovuto accompagnare nuovamente in ospedale mia moglie, con l’addome già molto gonfio. A quel punto sono stati fatti alcuni esami fino a decidere nella notte di intervenire chirurgicamente d’urgenza per un’occlusione intestinale, ma purtroppo non c’è stato più nulla da fare».