La tocca piano la minoranza del Comune nebroideo. “Il coordinamento cittadino di Sud Chiama Nord – si legge in una lunga nota che diffondiamo pronti ad eventuali repliche – esprime la propria solidarietà ai dipendenti del Comune di Sinagra, colpiti dalla riduzione delle ore lavorative (da 32 a 24 ore settimanali), con una perdita media di circa 400 euro mensili a dipendente. Questa decisione, che ha gravi ripercussioni economiche e sociali, è dovuta alla drammatica situazione finanziaria in cui la disamministrazione Musca ha fatto precipitare il nostro Comune, portandolo sull’orlo del baratro.
L’incapacità politico-amministrativa del Sindaco Musca, in carica da 7 anni, è ormai evidente a tutti, inclusi coloro che inizialmente avevano riposto fiducia in lui. Oggi, il nostro comune è sotto la stretta osservazione della Corte dei Conti, ridotto purtroppo sull’orlo del fallimento a causa delle decisioni mancate che dovevano essere prese da anni per avviare un processo virtuoso di “buona amministrazione”. Un processo che Sud Chiama Nord pratica da anni dov’è chiamata ad amministrare, ed è pronta a offrire soluzioni concrete dove chiamata a gestire.
Chiediamo al Sindaco Musca di prendere immediatamente le decisioni necessarie, anche considerando con il Consiglio Comunale un piano di riequilibrio, o, in ultima ratio, di dichiarare il dissesto, evitando di continuare a propagandare falsamente di aver salvato il comune dal default.
Tale azione è necessaria per rilanciare l’ente, salvare la macchina amministrativa comunale e avviare un meccanismo di buona politica che possa, in futuro, portare addirittura ad assumere nuovo personale dopo aver stabilizzato e gratificato quello attuale e a operare una programmazione amministrativa su iniziative e investimenti da fare”.