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La gioia dei protagonisti della cavalcata dell’Orlandina basket

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Dopo due retrocessioni consecutive l’Orlandina è ripartita alla grande centrando al primo colpo l’obiettivo di annullarne almeno una in attesa di capire con quali propositi la societa’ si presentera’ al via della prossima B Nazionale. Nell’attesa giusto festeggiare ed omaggiare chi ha riportato l’entusiasmo sopito in una cittadina come Capo d’Orlando che mangia basket da decenni e che aveva voglia di risvegliarsi con un trionfo atteso da troppo tempo.


Il capitano Matteo Palermo è raggiante: “Non è cosa da poco in un torneo così difficile arrivare primi nella prima fase e primi alla fine dei playoff. Ci siamo meritati di avere sempre il fattore campo e non mi nascondo, sia in gara-1 che in gara-3 a vincere è stato il pubblico. Se vuoi vincere il campionato non devi mai perdere la testa, lo abbiamo dimostrato vincendo sempre la “bella” nei tre turni di playoff. La formula del campionato era complicata e Ragusa continuerà a giocare per provare a seguirci. Abbiamo giocato quaranta partite e i problemi fisici ci stanno ma fortunatamente li abbiamo sempre superati”.
Tra i grandi protagonisti della stagione l’ala Giancarlo Favali, elemento prezioso al servizio del gruppo biancoazzurro: “Il percorso che abbiamo fatto era molto difficile, lo dedico alla società, ai miei compagni e a questi grandi tifosi. Siamo sempre rimasti freddi, la nostra forza è il gruppo. Sappiamo l’importanza che ha per noi Jasaitis e il suo infortunio non ci ha frenato. Tutti sono stati importanti al di là del ruolo”.
Assolutamente basilare l’apporto dell’ex Jesi Patrick Gatti, che non aveva mai giocato al Sud. “Arrivo dal Centro Italia, non ero mai stato in Sicilia e ho trovato un bell’ambiente. Sono state belle partite, molto dure, le abbiamo affrontate al meglio, lavorando sodo tutto l’anno. Siamo stati bravi sempre a rimanere solidi nonostante qualche infortunio. In casa i tifosi ci hanno dato una grossa mano per riportare Capo d’Orlando in una categoria nazionale, categoria più consona al club”.
Grande protagonista il lituano Simas Jasaitis, che a 42 anni ha colpito tutti per la classe e la determinazione mostrata in campo, trascinando la squadra ad un nuovo salto di categoria dopo aver collezionato in carriera vittorie europee e un bronzo olimpico. “Non importa in che categoria si gioca. Io ho sposato questo club e questa città, dove ero già stato in passato. Abbiamo vinto e quest’atmosfera che stiamo vivendo è fantastica. Dal 2016 il tempo sembra non essere passato, in realtà sono trascorsi otto anni ma sembrano molti di meno. Non so cosa succederà il prossimo anno, al momento sono concentrato sui festeggiamenti”.
Chiusura a coach Domenico Bolignano. “I ragazzi sono stati fantastici perché non era facile contro un Ragusa cui faccio un grosso in bocca al lupo per lo spareggio. Non era facile rialzarsi con questa voglia, caparbieta’, aggressivita’, determinazione. Siamo stati bravi a farlo ed a centrare una vittoria meritatissima, grazie anche ai tifosi, e che vogliamo dedicare al nostro Presidente”.