Home Attualita' Banda musicale di Alcara Li Fusi: tra passione e riconoscimenti

Banda musicale di Alcara Li Fusi: tra passione e riconoscimenti

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I componenti della banda musicale sono lavoratori, operai, professionisti, studenti universitari, studenti della scuola secondaria e primaria, accomunati da un unico obiettivo: la musica.

L’impegno è costante, seppur difficile da mantenere, ma lo studio è continuo, la crescita professionale dei musicisti non si ferma, il genio creativo si nutre delle singole potenzialità per poi diventare esecuzione, allenamento collettivo, concerto.

Lo strumento che tengono tra le mani è un piccolo tesoro da custodire, da proteggere, come un amico di cui prendersi cura, sempre.

E le famiglie dei musicisti? Testimoni silenziosi e pazienti che seguono con discrezione il percorso intrapreso: pallini neri sparsi su 5 linee apparentemente senza senso che si trasformano in sillabe animate facendo entrare in camera il solfeggio, lo studio accompagnato dallo strumento, con ore infinite di prove e di note musicali che riempiono i timpani e l’atmosfera domestica.

Tutto questo significa che il nostro piccolo borgo, incastonato tra l’appennino siculo ed il tirreno, custodisce e arricchisce la vita culturale di tutti, perché con ansia si aspetta l’entrata in scena della banda nei giorni di festa, ma non solo. Gli eventi recenti con il meritato 1°posto nella seconda categoria riportato a casa da Riva del Garda, a cui si aggiungono le master class con diversi maestri noti, la presenza di artisti di spessore internazionale della musica jazz quale Joe LoVano, la pubblicazione di componimenti da parte di alcuni componenti come Sandro Galati Casmiro, la presenza nei teatri italiani ed europei dei tanti, tantissimi musicisti, senza dimenticare gli studenti che si stanno formando all’estero guadagnando esperienza e competenza. Tutto questo altro non è che una conferma ed un punto da cui partire: ad Alcara ognuno di noi dovrebbe contribuire costruttivamente alla crescita musicale dei nostri figli, a fare si che questo patrimonio non vada perduto ma moltiplicato, affinché anche le future generazioni possano sentire battere il cuore al suono della musica dei “banditi di Alcara”.