Il giudice monocratico del Tribunale di Patti, Eleonora Vona, ha disposto una condanna e due assoluzioni per i fatti accaduti a Capo d’Orlando il 16 giugno 2016. In quell’occasione dal fuoco che era stato acceso in un terreno si verificò un incendio in due esercizi commerciali vicini, alimentato anche da una temperatura record.
I capi di imputazione erano a carico di G. L., difeso dall’avvocato Francesco Pizzuto e di C. S. difeso dall’avvocato Antonino Muscarà; in cooperazione colposa avrebbero determinato l’incendio nel terreno, poi propagatosi verso i due esercizi commerciali vicini. Poi a carico di C. V. C. L., difesa dagli avvocati Tonino Ricciardo e Alberto Gullino, imputata di favoreggiamento.
In sentenza il giudice ha condannato G. L. a tre anni di reclusione e al risarcimento danni da liquidarsi in separata sede alle parti civili costituite in giudizio, il titolare della prima azienda ed il proprietario dell’immobile, rappresentati dall’avvocato Giacomo Portale e poi il titolare della seconda azienda, rappresentato dall’avvocato Francesco Cacciola.
Con lui risponderà del risarcimento del danno anche la donna, chiamata in causa quale responsabile civile, che è stata però assolta dal reato di favoreggiamento, perchè ritenuta non punibile ex articolo 384 cp..
Entrambi dovranno pagare a titolo di provvisionale rispettivamente 50 mila euro ciascuno al titolare della prima azienda e al proprietario dell’immobile e 10 mila euro al titolare della seconda azienda.
Infine il giudice, accogliendo la tesi del suo legale di fiducia, avvocato Antonino Muscarà, ha disposto per C. S. l’assoluzione per non aver commesso il fatto.