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Sicilia: in pieno svolgimento, a Palermo, la manifestazione di agricoltori, allevatori e pescatori dei comitati spontanei uniti

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Si sta svolgendo in queste ore la manifestazione dei comitati spontanei uniti di agricoltori, allevatori e pescatori della Sicilia. In corteo si sta snodando da Piazza Marina sino a Piazza Indipendenza, a Palermo. “Ci troviamo in uno stato di profonda crisi economica e manifestiamo”, ha affermato Cruciano Mesi, del comitato spontaneo delle basse Madonie e della Valle del Torto, “al fine di rivendicare ai governi nazionale e regionale ciò che per noi risulta utile per la sopravvivenza ed il rilancio di un intero comparto. Sebbene abbiamo apprezzato quanto in queste ultime settimane il governo regionale stia facendo con la struttura commissariale insediata, a partire dagli interventi strutturali per il potenziamento delle reti idriche e l’utilizzo delle dighe per l’irrigazione dei terreni, chiediamo”, ha continuato Mesi, “l’istituzione di un fondo di garanzia regionale per le aziende agricole che subiscono ritardi dei pagamenti. Al governo nazionale”, ha proseguito Cruciano Mesi, “chiediamo l’intensificazione dei controlli sui prodotti importati dai paesi extra europei, con adeguamento del regime sanzionatorio e creazione dei presidi fissi dei Nas in tutti i porti italiani con relativi laboratori di analisi, l’ampliamento delle informazioni per il consumatore sulla provenienza e sui requisiti sanitari dei prodotti alimentari indicando eventuali residui di sostanze nocive anche se rientrante nei parametri di legge e la modifica del regolamento UE 2023/915 inerente alla riduzione dei tenori massimi di alcuni contaminanti negli alimenti. Sul fronte della Pesca chiediamo il credito d’imposta del 35% sul gasolio, i pagamenti dei fermi pesca obbligatori in tempi certi e celeri, il riconoscimento di un compenso economico per il periodo di fermo pesca obbligatorio previsto per il sistema di pesca “strascico” oltre le giornate aggiuntive ed il riconoscimento del mestiere del pescatore come lavoro usurante con conseguente richiesta di accorciare l’età minima di pensione. La manifestazione di oggi” ha sottolineato Cruciano Mesi, “non ha contorni politici ma serve da sprone alle istituzioni governative a fare meglio nell’interesse del settore agroalimentare e della pesca. Noi diciamo no”, ha concluso Mesi, “al grano contaminato ed alla farina di grilli. Scegliamo la tradizione e la qualità delle nostre colture. Siamo contro la carne sintetica. Lottiamo per la prosperità delle piccole imprese che sono l’anima della nostra regione e ci opponiamo all’idea che la Sicilia sia trasformata in un campo di pannelli fotovoltaici. Vogliamo salvaguardare la bellezza e l’integrità del nostro paesaggio, ricco di storia e cultura”.