Il 70% delle donne ha subito molestie verbali sul luogo di lavoro, quindi allusioni e complimenti che le hanno messe a disagio, il 40% ha avuto contatti fisici indesiderati, il 43% avances e il 27% richieste e complimenti di natura sessuale non richiesti.
A fotografare questa situazione “inaccettabile” è il sondaggio L.e.i. (Lavoro, equità, inclusione) dal titolo ‘Ti tocca’ che la fondazione Libellula ha effettuato dal dicembre 2023 al gennaio di quest’anno su 11.201 donne. “Questi dati evidenziano una situazione preoccupante e inaccettabile all’interno delle aziende italiane, sottolineando la necessità di una seria riflessione” ha sintetizzato la presidente della fondazione Debora Moretti, alla presentazione dei risultati.
La situazione è ancora peggiore nel caso di lavoratrici con posizioni apicali: il 77% delle manager e il 75% delle dirigenti ha sentito apprezzamenti o commenti sul proprio corpo che le ha messe a disagio, il 76% delle manager e il 79% delle dirigenti ha sentito battute sessiste su altre donne, il 54% delle imprenditrici, l’11% sopra la media, ha avuto contatti fisici indesiderati e il 47% delle dirigenti. Ancora più alti i numeri nel caso delle avances esplicite: le hanno ricevute il 64% delle imprenditrici e il 54% delle dirigenti. E ancora il 45% delle imprenditrici e il 35% delle dirigenti ha ricevuto richieste di natura sessuale non gradite o non sollecitate contro il 27% delle altre lavoratrici. Due le possibili motivazioni, secondo Libellula: da un lato la maggiore consapevolezza della situazione delle donne in posizioni apicali e dall’altra il fatto che, occupando posizioni storicamente riservate agli uomini, subiscano comportamenti che intendono depotenziarle, sminuirle, metterle “al loro posto”.
Altro dato preoccupante è che l’88% delle dirigenti vede crescere professionalmente più velocemente i colleghi maschi.
Secondo Moretti, “è giunto il momento che ognuno s’assuma la responsabilità di queste situazioni e inizi, nel proprio piccolo, ad agire per il cambiamento” e per questo il sondaggio si intitola ‘Ti tocca’, perché ognuno faccia la propria parte.
“Se è vero che le mobilitazioni di questi mesi ci raccontano che qualcosa sta cambiando e che una nuova sensibilità si sta facendo lentamente strada – ha aggiunto l’assessore milanese al Welfare Lamberto Bertolè -, è altrettanto vero che siamo ancora lontani da una piena assunzione di responsabilità da parte degli uomini. Le molestie, gli abusi, la violenza di genere sono prima di tutto una questione maschile e da questa premessa non si può prescindere”.
Libellula ha stilato una lista di consigli per prevenire e contrastare la violenza di genere sui luoghi di lavoro: ovvero chiedere che vengano attuati progetti di sensibilizzazione e formazione per tutto il personale su come riconoscere gli stereotipi e le discriminazioni; informarsi se esiste una policy aziendale e se c’è uno sportello o una consigliera di fiducia; supportare i neogenitori (donne e uomini) al rientro dopo il congedo parentale, ma anche rivolgersi allo sportello L.e.i della fondazione.