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Messina Social City, Musolino “La democrazia impone trasparenza, non bastano gli slogan da bar”

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Riceviamo e pubblichiamo la pesante nota dell’ex braccio destro di Cateno De Luca, la senatrice Dafne Musolino.
“Democracy dies in darkness” (“La democrazia muore nell’oscurità “) questo è il motto che compare in alto nella prima pagina del Washington Post, per ricordare che il primo dovere della democrazia e di chi la difende è fare luce su ogni aspetto della vita pubblica.

Ed è quello che ha fatto, ancora una volta, Palmira Mancuso nella sua nota stampa, con la quale ha dichiarato che l’assessore ai servizi sociali sarebbe stata chiamata a difendere con il numero degli iscritti il suo ruolo all’interno del partito “arruolando” un certo numero di assistenti sociali appena assunte.

La cosa è ormai di dominio pubblico sulla stampa locale e se fosse vera sarebbe gravissima perché verrebbe meno l’imparzialità che dovrebbe regolare l’azione della pubblica amministrazione.

Ho fatto pertanto una nota con la quale a mia volta ho chiesto al Sindaco ed all’Assessore di chiarire la circostanza e ho messo in evidenza che
i servizi sociali operano in un settore dove la fragilità dei soggetti destinatari non consente di avere ombre di nessun genere. Per questo ho chiesto un intervento del Sindaco del Comune di Messina affinchè chiarisca con urgenza e pubblicamente questa vicenda a tutela sia dei soggetti interessati al servizio, che di tutti i cittadini che contribuiscono al bilancio comunale.

Ad oggi questo intervento non risulta pervenuto, come non risulta pervenuta una categorica smentita da parte dell’assessore la quale, invece, sulla stampa locale risponde che per quanto a sua conoscenza, le assistenti sociali neo assunte sono iscritte a vari partiti e che la stabilizzazione le avrebbe rese libere da condizionamenti politici.
Ora mi chiedo come faccia a sapere a quale partiti siano iscritte le persone che sono state assunte e in secondo luogo a quale titolo fossero condizionate o condizionabili.

A me sembra che l’amministrazione, come già fatto in occasione del “cenone di Natale” a base di pasta fredda e caprese, continui a rifiutarsi di rispondere trincerandosi dietro larvate minacce e frasi di circostanza e battutine ironiche fuoriluogo.

La trasparenza della Cosa Pubblica non può essere solo uno slogan buono per le elezioni, ma deve essere una realtà che garantisce tutti.

E qui mi pare che ci sia bisogno di fare chiarezza su tanti aspetti”.
Ovviamente si attendono le repliche.