Uil, Uil Pensionato e Adoc Messina chiedono un incontro urgente al neo Commissario straordinario dell’Asp, unitamente ai Dirigenti preposti, per discutere in merito alle innumerevoli lettere che l’Asp di Messina sta trasmettendo a decine di migliaia di utenti riguardo l’esenzione ticket per reddito dell’anno 2013.
L’Asp sostiene che sono state “presumibilmente” fruite indebitamente delle prestazioni in regime di esenzione per reddito e chiede la restituzione degli importi.
“Da verifiche fatte presso i nostri uffici -scrive il sindacato -, abbiamo riscontrato numerose incongruenze nelle succitate lettere inviate dall’Asp.
In effetti, oltre a grossolani errori, l’Asp non ha tenuto conto che in molti casi gli utenti, oltre ad avere l’esenzione per reddito “presumibilmente errata”, erano titolari comunque di esenzione per patologia e/o esenzione per invalidità.
Pertanto, la quasi totalità delle lettere inviate vanno riviste ed eventualmente corrette.
L’aspetto che però ci ha fortemente allarmato e preoccupato per i gravissimi risvolti sociali che potrà provocare riguarda “l’avvertimento” con cui l’Asp comunica che la mancata regolarizzazione del debito pregresso determinerebbe l’inibizione all’accesso a nuove prestazioni di specialistica ambulatoriale a carico del servizio sanitario nazionale.
Tutto ciò è assolutamente inaccettabile, in quanto a fronte dei moltissimi errori riguardo importi per lo più prescritti, si revoca l’attuale esenzione ticket ad utenti che oggi ne avrebbero diritto.
È evidente che allontanerà i cittadini dalla sanità pubblica già pesantemente decimata nella nostra provincia e sposterà l’utenza che ha la possibilità economica di curarsi verso la sanità privata, mentre chi non ha risorse economiche dovrà rinunciare a curarci: oltre il danno la beffa.
Tutto ciò è inaccettabile e mina il diritto costituzionale alla salute”.