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Barcellona, appropriazione indebita dell’eredità della zia: assolte due sorelle

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Per l’eredità della zia, una ricca ereditiera di Barcellona, i giudici della Corte d’Appello di Messina, presidente Antonino Giacobello hanno assolto con la formula “perché il fatto non sussiste” due cugine, entrambe nipoti dell’ereditiera, dal reato di appropriazione indebita dell’ingente somma di complessivi 820 mila euro. Le persone assolte perché il fatto non sussiste, sono: Santa Siragusa, 66 anni che ha rinunciato alla prescrizione del reato, difesa dall’avvocato Francesco Aurelio Chillemi e Anna Siragusa, 59 anni difesa dall’avvocato Roberto Picciolo.

La sentenza colpisce anche le due associazioni a cui la donna con il testamento aveva legato erogazioni per le attività. Infatti sono state persino condannate le due associazioni che avevano presentato ricorso in Appello nella qualità di parti civili danneggiate: A.I.S.M, Associazione Italiana Sclerosi Multipla e “Save The Children Onlus” che dovranno pagare anche le spese processuali del giudizio celebrato in Corte d’Appello.