Adesso c’è anche uno strascico penale per la maturità “bis” che undici ragazzi hanno dovuto sostenere al liceo Galilei di Spadafora tra il 9 e l’11 novembre, la trama perfetta di un film, “Immaturi”, già visto al cinema ma poi divenuta “tragicamente” reale.
Già, perché la professoressa di storia e filosofia che ha diffuso sulla chat di wapp le famigerate cinque raccomandazioni sulle materie da preparare per il primo esame orale, quello regolare di giugno, poi annullato dal Tar dopo il ricorso di una delle studentesse “escluse” dai messaggi, è stata iscritta nel registro degli indagati dalla Procura di Messina con l’ipotesi di reato di “Rivelazione di segreto d’ufficio”, ovvero l’art. 326 c.p. che contempla questa fattispecie.