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Si allarga il fronte del NO all’Ato Idrico

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Anche il Comune di Galati Mamertino dice NO alla privatizzazione dell’acqua.
È stata, infatti, impugnata innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia – sezione di Catania, la Delibera del Commissario ad acta n. 1 del 7 agosto 2023 e relativi allegati con i quali, in sostituzione del Consiglio Comunale, è stata approvato lo statuto della società partecipata Messinaacque s.p.a. per la gestione del servizio idrico integrato dell’Ati di Messina
Nello specifico, il Comune di Galati Mamertino, che, ricordiamo, nel mese di giugno scorso, aveva già bocciato, all’unanimità del proprio Consiglio Comunale, la creazione di una Società di gestione del Servizio Idrico di tipo “misto” ovvero con partecipazione pubblico/privato – con il ricorso presentato ha contestato la scelta di gestione prettamente privatistica delle risorse idriche imposta, in modo del tutto illegittimo, dal Commissario ad acta dell’Ati Messina di nomina Regionale il quale – dichiara il Sindaco Vincenzo Amadore – non ha tenuto conto della scelta deliberata da tutti i Sindaci dell’ambito territoriale già a dicembre del 2022, di optare per un modello di gestione interamente pubblica delle risorse idriche.
La scelta di gestione prettamente privatistica, calata dall’alto come una scure su tutte le comunità dell’ambito, non terrebbe conto – secondo il primo cittadino galatese- delle peculiarità di ogni singolo territorio ovvero, nel caso di Galati Mamertino, della presenza di fonti e sorgenti qualitativamente pregiate ricadenti su terreni gravati da usi civici e, per ciò solo, non alienabili a nessun titolo, a soggetti privati o, comunque di sorgenti rientranti nel territorio del Parco dei Nebrodi.
Ed ancora – conclude Amadore – l’Ati idrico di Messina avrebbe dovuto, per legge, individuare la forma di gestione del Servizio Idrico Integrato entro il primo luglio 2022. Tuttavia la modalità di gestione di tipo “misto” è stata scelta ed imposta dal Commissario ad acta dell’Ati solo nel mese di giugno 2023, impedendo così ai Comuni interessati di poter richiedere, ricorrendone le condizioni previste dalla norma, una gestione in proprio delle risorse idriche (in regime di salvaguardia) rispetto al nuovo assetto societario imposto dal provvedimento Commissariale dell’ATI di Messina.
Il ricorso presentato dal Comune di Galati Mamertino, rappresentato e difeso dall’Avv. Enrico Giardinieri, sarà discusso all’udienza in camera di consiglio del 21 novembre prossimo.