Home Attualita' Legge di Bilancio 2024: taglio cuneo fiscale, novità per pensioni e famiglie

Legge di Bilancio 2024: taglio cuneo fiscale, novità per pensioni e famiglie

481

Sale a 91 articoli, rispetto alle prime anticipazioni dell’indice circolate, la legge di Bilancio approvata in Cdm il 16 ottobre. Nella prima bozza dell’articolato c’è la conferma del taglio del cuneo con una proroga della misura attuale per tutto il 2024. Nel testo compaiono i macro capitoli sanità, pensioni, Pa, famiglia e la revisione della spesa.
Sul fronte pensioni per la fascia tra 4 e 5 volte il minimo (quest’ultimo pari a 563,74 euro) l’indicizzazione sale dall’85 al 90%, mentre viene tagliata di 10 punti dal 32 al 22% per quella sopra 10 volte il minimo (le pensioni più alte). Previsto l’adeguamento pieno all’inflazione per le pensioni fino a 4 volte il minimo. Le donne possono uscire con la nuova Ape allargata con 35 anni di contributi e 61 anni d’età che scendono a 60 con 1 figlio e 59 con più figli.
Per i lavoratori che hanno cominciato a versare contributi dal 1996 sale l’importo minimo maturato necessario per poter accedere alla pensione tre anni prima dell’età di vecchiaia. La soglia – secondo quanto prevede la bozza della manovra – a fronte di almeno 20 anni di contributi versati sale da 2,8 a 3,3 volte l’assegno sociale. In pratica, secondo i valori riferiti al 2023 da 1.409 euro a 1.660. Salta invece il limite di 1,5 volte l’assegno sociale per l’accesso alla pensione a 67 anni una volta raggiunti i 20 anni di contributi. Basterà avere raggiunto l’importo dell’assegno sociale (503,27 euro nel 2023).
Arriva Quota 104 ’penalizzata’ per la pensione anticipata con almeno 63 anni di età (erano 62 nel 2023) e 41 anni di contributi: secondo la bozza della manovra chi deciderà di accedere alla pensione con questo strumento avrà una riduzione dell’importo relativo alla quota retributiva legato all’età di uscita. La manovra inoltre allunga la durata delle finestre, ovvero il tempo da attendere per avere la pensione una volta raggiunti i requisiti, da tre a sei mesi per il settore privato e da sei a nove mesi per il settore pubblico.
applicano fino al 31 dicembre 2024». Per i disoccupati, le persone con invalidità almeno del 74%, i lavoratori impegnati in attività gravose e i lavoratori che assistono persone con handicap in situazione di gravità si potrà accedere allo strumento con almeno 63 anni e cinque mesi. L’autorizzazione di spesa aumenta di 85 milioni per il 2024, di 168 milioni per il 2025, di 127 milioni per il 2026. Se la bozza venisse confermata nella versione definitiva del ddl non aumenteranno quindi gli anni necessari per accedere allo strumento.
Uno sgravio contributivo al “100%” fino comunque a un “massimo di 3000 euro annui”, senza limiti di reddito, quindi per tutte le lavoratrici madri a esclusione del «lavoro domestico»: è quello previsto nella bozza della manovra tra le misure per favorire la natalità. Lo sconto sui contributi per la quota a carico del lavoratore dipendente è legato al numero di figli: per le mamme con due figli dura fino ai 10 anni del bimbo più piccolo, per chi ne ha tre lo sconto sui contributi dura più a lungo, fino ai 18 anni del figlio più piccolo.
Arriva l’incremento del bonus per pagare le rette agli asili nido pubblici e privati. Ma è destinato solo ai secondi figli nati dal primo gennaio 2024 in nuclei con già un minore under 10 e un tetto Isee di massimo 40.000 euro. Lo prevede una bozza della manovra. E’ “elevato a 2.100 euro” l’incremento introdotto nel 2020 che ha innalzato da 1.500 euro a un massimo di 3.000 euro l’attuale beneficio.
Niente più Iva al 5% però per i prodotti per l’infanzia e per la cosiddetta tampon tax: la bozza della manovra prevede infatti che latte in polvere e preparazioni per l’alimentazione dei bimbi, così come assorbenti, tamponi e coppette mestruali, passino tra i prodotti soggetti all’Iva al 10%. Confermato il congelamento per altri sei mesi, fino a fine giugno, di plastic e sugar tax. Le due imposte, introdotte con la manovra per il 2020 e mai entrate in vigore, dovrebbero quindi scattare dal 1 luglio 2024, salvo ulteriori interventi.
Nuove risorse pari a 8 miliardi in due anni per la nuova tornata 2022-24 di rinnovi contrattuali della pubblica amministrazione. Lo prevede la bozza della manovra, in base alla quale gli oneri a carico del bilancio statale per la contrattazione collettiva vengono incrementati di 3 miliardi per il 2024 e 5 miliardi per il 2025. Inoltre dal primo gennaio 2024 l’anticipo da erogare è incrementato di 6,7 volte l’indennità di vacanza contrattuale. Tale importo incrementale, per l’anno 2024, è scomputato per il personale a tempo indeterminato che lo ha già percepito nel 2023.
Con il via libera alla manovra, arriva il rifinanziamento del contributo straordinario per i titolari del bonus elettrico. Stando alla bozza del provvedimento, è previsto uno stanziamento di 400 milioni per estendere l’agevolazione anche al primo trimestre 2024. Il beneficio, vale la pena di ricordarlo, riguarda oltre 4 milioni di famiglie e ha sostituito il bonus riscaldamento che era stato approvato nei mesi scorsi, ma la sua applicazione è stata bloccata dall’eccessiva farraginosità del meccanismo.
Nuovi fondi per la spesa corrente legata al Giubileo 2025: la bozza di manovra autorizza per la pianificazione e la realizzazione delle opere e degli interventi funzionali all’eventi la spesa di 75 milioni nel 2024, 305 milioni nel 2025 e 8 milioni nel 2026. Per interventi di conto capitale, si stanziano ulteriori 50 milioni per il 2024, 70 milioni per il 2025 e 100 per il 2026. Ma la vera novità è che i Comuni capoluogo, le unioni di Comuni e le città d’arte e turistiche nell’anno giubilare potranno alzare l’imposta di soggiorno per chi alloggia nelle strutture ricettive del proprio territorio fino a 2 euro per ogni notte di soggiorno.
Confermato il taglio del cuneo fiscale rifinanziato solo per il 2024. «In via eccezionale, – si legge nel provvedimento – per i periodi di paga dal primo gennaio al 31 dicembre 2024, per i rapporti di lavoro dipendente, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico, è riconosciuto, un esonero, senza effetti sul rateo di tredicesima, sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore di 6 punti percentuali a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 2.692 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima. L’esonero è incrementato, senza effetti sul rateo di tredicesima, di un ulteriore punto percentuale con retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non superiore all’importo mensile di 1.923 euro, maggiorato del rateo di tredicesima».
Per il 2024 la soglia di esenzione fiscale dei fringe benefit (pari a 258 euro) viene portata a 1.000 euro per tutti i lavoratori dipendenti e a 2.000 euro per quelli con figli fiscalmente a carico, «compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti, i figli adottivi o affidati». Lo si legge nella bozza della manovra. Da una parte vengono favoriti indistintamente tutti i lavoratori, dall’altra viene ridimensionato l’incremento deciso con il decreto del primo maggio che, per i lavoratori con figli, ha portato il tetto esentasse a 3.000 euro. La legge di bilancio conferma inoltre, anche per il 2024, la detassazione dei premi di risultato: l’aliquota dell’imposta sostitutiva sui premi di produttività, entro il limite di 3mila euro, è ridotta al 5.
Per prorogare il coinvolgimento di 6mila unità delle Forze armate nell’operazione Strade sicure fino al 31 dicembre 2024, sono stanziati 190,9 milioni. Per rafforzare i dispositivi di controllo e sicurezza nelle stazioni principali, il contingente di personale impiegato è incrementato di ulteriori 800 unità per l’anno prossimo, per una spesa di 34,1 milioni.
Per l’accoglienza dei migranti, anche a sostegno dei Comuni interessati e in favore dei minori non accompagnati, oltre ai 46,8 milioni già stanziati nell’ultimo decreto immigrazione, il Fondo ad hoc sarà irrobustito con 200 milioni per il 2024, 300 per il 2025 e 200 per il 2026. All’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà (Inmp), ente del Servizio sanitario nazionale, è deciso un contributo di un milione di euro dal 2024, a valere sul Fsn. Dovrà servire anche all’aggiornamento dei medici ospedalieri e generalisti.
Arriva poi una sforbiciata ai conti degli enti locali per contribuire alla spending review: secondo quanto si legge nella bozza della manovra le Regioni sono chiamate a un taglio da 350 milioni l’anno (escluse le voci diritti sociali e salute), i sindaci dovranno ridurre le spese dei comuni di 200 milioni l’anno mentre le province di 50 milioni. Tra le voci del capitolo revisione della spesa anche “misure per il turnover” che non sono però ancora declinate.
Arriva anche la riforma delle garanzie Sace per consentire a fondi anche esteri di investire nelle infrastrutture e per il Green. Sace può assumere impegni fino a 60 mld, la copertura per il 2024 è di 3 mld. Queste garanzie in vigore fino al 2029
Prevista anche l’introduzione a carico delle imprese dell’obbligo di stipulare entro il 2024 polizze contro i danno catastrofali. Sono previsti incentivi pubblici. Chi non la stipula rischia multa fino a un milione. Sono introdotte garanzie Sace per fare da riassicurazione su queste polizze nei confronti delle assicurazioni. È introdotto anche il fondo di garanzia obbligatoria per le assicurazioni vita: è come il fondo per le crisi bancarie.
Entra in legge di bilancio il finanziamento per il credito d’imposta nella Zona economica speciale del Sud. Si tratta 1,8 miliardi per investimenti effettuati dal 1 gennaio al 15 novembre 2024. La norma sostituisce quella attualmente inclusa nel decreto Sud all’esame della Camera. La soglia minima di investimento ammissibile resta fissata al 200mila euro. In materia di politiche per le imprese, entrano anche i rifinanziamenti per i contratti di sviluppo (190 milioni per il 2024 e 210 per il 2025), per la Nuova Sabatini (100 milioni per il 2024) e per il Fondo crescita sostenibile (110 milioni per il 2024 e 220 per il 2025).
Arriva un aumento della tassazione sugli affitti brevi o turistici: per questo tipo di contratti di locazione è possibile optare per la cedolare secca che, però, per effetto della novità introdotta dalla legge di bilancio, passa dal 21 al 26%. Da ricordare, però che dal 2021 la cedolare secca è prevista solo se si destinano a questa finalità al massimo quattro appartamenti. Oltre questa soglia, l’attività, da chiunque esercitata, si considera svolta in forma imprenditoriale.
Dal 1° gennaio al 30 giugno 2023 i dipendenti del settore turistico potranno contare sulla detassazione (pari al 15%) del loro salario relativa al lavoro notturno e agli straordinari nei giorni festivi. L’agevolazione è riservata ai dipendenti con un reddito fino a 40mila euro nel 2023. Una misura che, nelle intenzioni del governo, deve garantire la stabilità occupazionale e sopperire all’eccezionale mancanza di offerta di lavoro nel settore turistico, ricettivo e termale.
Le agevolazioni per i mutui prima casa, concessi ai giovani under 36, sono prorogate fino al 31 dicembre 2024. Lo stabilisce la bozza della Manovra approvata la scorsa settimana dal Governo. Al Fondo di garanzia per la prima casa sono perciò assegnati ulteriori 282 milioni per l’anno 2024.
Per i premi e le somme erogati nell’anno 2024, l’aliquota dell’imposta sostitutiva sui premi di produttività è ridotta al 5%. Lo prevede la bozza della Manovra nella parte relativa alla detassazione dei premi di risultato.
La bozza del ddl bilancio prevede anche un giro di vite per contrastare l’evasione fiscale per le colf. A tal fine Agenzia delle entrate e l’Inps, realizzano la piena interoperabilità delle banche dati per lo scambio e l’analisi dei dati, anche attraverso l’utilizzo di tecnologie digitali avanzate. Per favorire l’adempimento spontaneo, l’Agenzia delle entrate mette a disposizione del contribuente i dati e le informazioni acquisiti e li utilizza altresì per la predisposizione della dichiarazione precompilata e per la segnalazione al contribuente di eventuali anomalie.
Aumenta di 200 milioni la dotazione prevista dal Dl Aiuti per fare fronte da parte delle imprese di costruzioni al caro-materiali che viene prorogata al 31 dicembre 2024. La bozza della legge di bilancio lo prevede all’articolo 58 stanziando 700 milioni per il prossimo anno invece dei 500 previsti e prevedendo altro 100 milioni per il 2025. La norma era in scadenza alla fine dell’anno e aveva stanziato per il 2023 1,1 miliardi di euro.
Aumentano le tasse sulle sigarette, con ritocchi dei valori della componente specifica e dell’onere fiscale minimo, portando nel 2024 rincari compresi tra i dieci e i dodici centesimi a pacchetto. Lla bozza della manovra ritocca anche la tassazione sul tabacco riscaldato: gli aumenti previsti nel 2024 e nel 2025 rimangono confermati, mentre la tassazione cresce di un ulteriore punto nel 2026 rispetto a quanto già previsto. Per effetto dei rialzi sulle sigarette, per il 2024 la manovra comporterà aumenti di circa 10 centesimi per pacchetto anche sul tabacco riscaldato. Sale la tassazione sul tabacco trinciato, con impatti stimati da esperti di settore di circa 30 centesimi per busta. Sulle sigarette elettroniche c’è un piano di incrementi annuali (1% annuo, sia per i liquidi con nicotina, sia per quelli senza nicotina) nel 2025 e nel 2026.
Cambia la tax credit per il cinema: la percentuale di spesa su cui applicare l’agevolazione per le opere cinematografiche è al 40% ma l’aliquota può scendere. L’articolo relativo al tax credit prevede infatti che possa essere rimodulata «per esigenze di bilancio» o «in relazione alle dimensioni di impresa o gruppi di imprese» nonchè «in relazione a determinati costi eleggibili o soglie di costo eleggibile, ferma rimanendo la misura massima del 40 per cento».
Duecento milioni in due anni, nel 2024 e nel 2025, per finanziare il Fondo per far fronte ad esigenze indifferibili. Lo prevede un articolo della bozza della manovra. Si tratta di un Fondo che tradizionalmente viene utilizzato per finanziare le modifiche approvate nel corso dell’esame parlamentare della legge di bilancio, il cosiddetto “tesoretto”.