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Studente solo in classe a Sant’Agata Militello per un “ammutinamento”: i compagni disertano tre ore pomeridiane

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È un caso piuttosto singolare, quello emerso all’istituto comprensivo “Cesareo” di Sant’Agata Militello, dove un’intera classe della scuola primaria, ad eccezione di un solo alunno, diserterebbe le lezioni pomeridiane. L’episodio, verificatosi negli ultimi due lunedì, giorno previsto per le tre ore di rientro settimanale, è stato segnalato dalla famiglia dell’alunno regolarmente presente, con un esposto al dirigente ed agli organi rappresentativi interni, all’Ufficio scolastico regionale e territoriale, al ministero dell’Istruzione e per conoscenza alla Procura della Repubblica. I genitori, paventando il protrarsi della presenza solitaria del figlio nel prosieguo dell’anno, temono potenziali danni sotto il profilo educativo, didattico e formativo, oltreché una lesione del diritto allo studio ed alla fruizione dell’istruzione obbligatoria.
Il dubbio rappresentato è, infatti, che le assenze pomeridiane sarebbero tutt’altro che casuali, retaggio di una prolungata diatriba instauratasi sin dai mesi scorsi sull’adozione della “settimana corta” a cinque giorni settimanali, già oggetto di assemblee e consultazioni e, più di recente, della proposta di riduzione a 27 ore che non ha raggiunto l’unanimità necessaria dei consensi dei genitori, mantenendo il monte a trenta ore settimanali. La famiglia ha quindi sollecitato verifiche ed atti ispettivi del caso con l’adozione delle misure necessarie al ripristino della normalità.
La dirigente dell’istituto “Cesareo”, Angela Marciante, da noi contattata, ha così commentato: «Posso garantire di essermi adoperata tempestivamente per far luce sulla situazione, che riguarda le tre ore pomeridiane settimanali aggiuntive, scelte al momento dell’iscrizione, rispetto al tempo scuola della primaria. Ho contattato il rappresentante di classe per avere delucidazioni, invitandolo a sollecitare i genitori al confronto nel caso ci fossero questioni particolari da affrontare, nelle more della convocazione di un’apposita assemblea di classe. Da parte mia – conclude la dirigente – c’è consapevolezza e serenità di aver adottato ogni atto nel pieno rispetto della legge e delle procedure, a garanzia dell’offerta formativa».