Il Birrificio Messina ha festeggiato i suoi primi dieci anni. Un traguardo importante per la cooperativa di mastri birrai, nata nel 2013 dalle ceneri di una battaglia occupazionale lunga, complicata, devastante. 15 operai che si sono trasformati in imprenditori, che si sono rimboccati le maniche e non si sono mai arresi. 15 uomini e donne che sono diventati il simbolo di una terra che sa reagire, esempio di buona volontà, tradizione, coraggio. Ieri sera i 15 hanno brindato insieme ai tanti amici e compagni di viaggio che in questi dieci anni sono stati accanto al Birrificio Messina, credendo in un’impresa che sembrava impossibile e che oggi è una realtà imprenditoriale consolidata. In dieci anni il Birrificio Messina è cresciuto, ha fatto investimenti, ha ampliato l’impianto passando dalla capacità di produrre 50 mila ettolitri l’anno a circa 95 mila ettolitri. Nel 2020 è arrivata anche la svolta green con la realizzazione di un impianto fotovoltaico che ha consentito di contenere i consumi di energia elettrica e al tempo stesso contribuire all’abbattimento delle emissioni di anidride carbonica. Il risultato più importante però è quello che riguarda la compagine lavorativa che è quasi raddoppiata in questi dieci anni di attività. Oggi il Birrificio costruisce il suo futuro attraverso i 16 giovani assunti dal Birrificio Messina che non solo è riuscito ad affermarsi, ma che riesce a rappresentare anche un’opportunità occupazionale in una terra da cui troppi giovani sono costretti a partire in cerca di un lavoro. Sono quasi tutti figli dei soci, sono la quarta generazione di mastri birrai di Messina, nel segno di una tradizione che vuole essere patrimonio della città. E oggi con orgoglio il nuovo motto del presidente Domenico Sorrenti è: “Mio nonno faceva la birra, mio padre faceva la birra, io faccio la birra e i nostri figli continueranno a fare la birra”. Ad arricchire la serata i giovani dell’Orchestra Filarmonica di Giostra diretta dal Maestro Giuseppe Lo Presti e la potenza delle voci delle Glorius. Una serata che i 15 del Bierificio Messina hanno voluto per dire grazie a chi ha creduto in loro e alla città che è sempre stata vicina alla sua birra, orgoglio da proteggere e sostenere, come ha detto nel suo intervento il sindaco Federico Basile. Tra gli ospiti intervenuti sul palco Gaetano Giunta per la Fondazione di comunità di Messina, Giovanni Mastroeni che ai tempi della vertenza era il segretario della Flai Cgil, l’ex capo del Genio Civile Gaetano Sciacca, don Terenzio Pastore, i tanti professionisti che in questi anni hanno contribuito a far crescere il birrificio. Presente anche una rappresentanza di Heineken con Alfredo Pratolongo, direttore comunicazione e affari istituzionali, che ha sottolineato il valore della collaborazione che lega le due società. Ricordi, aneddoti, commozione hanno scandito il racconto di ciò che è stato, una storia che è diventata un docu-film curato da Alessandro Turchi e Monia Alfieri con il supporto di Ecosmedia ed Ecosmed, rappresentati ieri sera da Giacomo Farina.