Home Attualita' Sicilia: cresce la dipendenza dagli smartphone. Albano: “La nomofobia è nuova emergenza...

Sicilia: cresce la dipendenza dagli smartphone. Albano: “La nomofobia è nuova emergenza tra i più giovani”

475

La paura di rimanere ‘sconnessi’, lontani dal proprio smartphone, conosciuta come nomofobia o ‘NO Mobile Phone PhoBIA’, è stata al centro di un incontro svoltosi presso l’assessorato regionale della Famiglia e delle politiche sociali. L’assessore Nuccia Albano, infatti, ha voluto confrontarsi sul tema con Gianfranco Amato, direttore del Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio permanente sulle famiglie della Regione Siciliana.
“La nomofobia oggi non è riconosciuta ufficialmente come un disturbo da nessun manuale diagnostico, eppure è presente in gran parte della popolazione e la cosa più grave è che ad esserne coinvolti sono i giovanissimi con sintomi che sono molto simili a quelli relativi ad altre fobie specifiche, ai disturbi d’ansia ed ai sintomi tipici delle dipendenze comportamentali”, ha dichiarato l’assessore Albano. “È compito nostro analizzare il problema e coinvolgere le famiglie, spiegando i rischi ai quali si può andare incontro, insegnando, soprattutto ai più piccoli ed ai ragazzi, ad essere responsabili nell’utilizzo dello smartphone e degli strumenti tecnologici”.
“Quello della dipendenza da smartphone e strumenti tecnologici collegati ad Internet sta diventando sempre più una vera e propria emergenza sociale, i cui riflessi stanno incidendo, in maniera preoccupante, soprattutto sulle relazioni all’interno del nucleo familiare”, ha aggiunto Amato. “È fondamentale conoscere la reale portata del fenomeno, le possibili cause che ne sono all’origine, le conseguenze soprattutto nelle nuove generazioni, ed i possibili rimedi. La questione è molto seria e riveste aspetti sociali, culturali, politici, educativi, filosofici ed etici”.
Nel corso dell’incontro, il Comitato tecnico scientifico, che si è insediato lo scorso giugno, è stato ufficialmente presentato all’Osservatorio delle famiglie. Presenti anche il dirigente dell’assessorato, Maria Letizia Di Liberti ed il componente dello stesso Osservatorio regionale, Sandro Oliveri.