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Messina: rapina in farmacia; arrestato un messinese dalla Polizia di Stato

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La Polizia di Stato ha arrestato un messinese di 33 anni per aver consumato una rapina, armato di coltello, presso una farmacia in zona San Giovannello.
A dare l’allarme è stato il titolare, il quale, immediatamente dopo la rapina ha contattato le forze dell’ordine, fornendo le descrizioni del soggetto, lo scooter utilizzato e la via di fuga. Gli operatori della Squadra Mobile e delle Volanti hanno iniziato a pattugliare la zona raggiungendo le immediate ipotetiche vie di fuga, tra cui il vicino plesso di edilizia popolare denominato piano Stella.
Una scelta premiata in quanto ha consentito di rinvenire, “ancora caldo” al tatto, lo scooter utilizzato per la rapina, oltre che l’abbigliamento indossato e gli effetti personali dei quali l’uomo aveva tentato di disfarsi. In particolare, nelle immediate adiacenze della sua abitazione, tra i rovi appena oltre una rete di recinzione, gli agenti hanno rinvenuto le scarpe, i pantaloni, il giubbino ed il casco indossati, ma soprattutto uno scontrino inerente un recente acquisto presso un esercizio commerciale della zona, utilizzando una prepagata riconducibile allo stesso soggetto; inoltre, l’attenta visione dei filmati delle telecamere della farmacia ha immortalato quest’ultimo brandire un coltello con manico rosso all’indirizzo della vittima, indossando al polso sinistro due braccialetti dei quali tuttavia l’uomo non si è disfatto e che indossava nel momento in cui è stato rintracciato dagli agenti.
All’esito della perquisizione domiciliare, sono stati rinvenuti e sequestrati i soldi prelevati dalla cassa della farmacia, circa 500 euro, debitamente occultati in una vetrina dell’appartamento, tra i libri di una enciclopedia, e l’arma con cui è stato minacciato il titolare, un coltello dalla lunghezza complessiva di circa 30 cm, con manico rosso.
Si precisa che il procedimento è ancora in fase di indagini preliminari ed, in ossequio al principio di non colpevolezza fino a sentenza di condanna passata in giudicato, sarà svolto ogni ulteriore accertamento che dovesse rendersi necessario, anche nell’interesse dell’indagato.