Giallo, succoso e profumato; sono queste le caratteristiche del limone, in particolare del “costa tramontana”, protagonista della storia di Capo d’Orlando e di “Limun’aria”, il progetto che si propone di valorizzare quell’agrume che, in un passato, non troppo lontano, ha rappresentato la fortuna del paese. Il virtuoso incontro tra cultura, enogastronomia e musica, attraverso una serie di manifestazioni, iniziate questa mattina, con una conferenza stampa nella sala consiliare e l’accoglienza degli ospiti, da accompagnare presso le strutture ricettive, costituirà non solo un’occasione per ricordare il boom economico degli anni in cui tonnellate di limoni partivano dalla stazione di Capo d’Orlando verso ogni parte del mondo e non c’era famiglia, non solo del paese, ma anche dell’intero territorio circostante, che non avesse un legame con il prezioso frutto, ma anche un importante richiamo turistico ed un’opportunità per rilanciare il settore agrumicolo, anche grazie alla presenza di autorevoli studiosi, i quali, tramite un convegno e l’incontro tra i protagonisti di quella che viene definita un’epoca d’oro per la cittadina e le nuove generazioni, con l’idea che l’esperienza passata e l’entusiasmo dei giovani si fondano e divengano patrimonio comune.
Tra degustazioni, concerti, docu-film e show-cooking, Capo d’Orlando, in questo fine settimana sarà la patria del limone; un semplice frutto, che, essendo richiestissimo sia in Italia che all’estero, nel 1925, ha contribuito, insieme ad altri “protagonisti” dell’economia locale, di trasformare una borgata di pescatori in una fiorente cittadina, votata al turismo ed al commercio.
Limun’aria, infatti, si inserisce nel più ampio progetto, avviato dalla Pro-Loco e dal Comune, per celebrare il centenario della città, che raggiungerà il suo apice il 27 settembre 2025. Il percorso è iniziato lo scorso 22 ottobre 2022, in occasione della festa in onore di Maria Santissima, Patrona di Capo d’Orlando; in quell’occasione, è stato il ficodindia ad essere declinato in tutte le sue forme: Lo scorso Natale, il percorso è proseguito con la nocciola dei Nebrodi, fino ad arrivare ad oggi con “l’oro giallo” di Capo d’Orlando: il limone.
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