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Attività produttive, approvate dalla giunta concessioni per credito agevolato alle imprese artigiane per 38 milioni

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Contributi in regime de minimis per il credito agevolato alle imprese artigiane dell’Isola. La giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale alle Attività produttive, ha approvato le modalità operative per la concessione di contributi per le operazioni di credito agevolato destinati agli artigiani. La misura di aiuto, del valore di 38 milioni di euro, è stata messa a punto dal dipartimento Attività produttive e oggi ha avuto il via libera della giunta con alcune modifiche relativamente alle modalità operative.

Il soggetto gestore Crias a breve pubblicherà un bando che individua tra i beneficiari degli interventi agevolativi le imprese artigiane che abbiano stipulato con le banche contratti di finanziamento esclusivamente destinati a investimenti e spese al servizio delle attività, escluse quelle fuori dal campo di applicazione del regime de minimis. La domanda di ammissione alle agevolazioni dovrà essere compilata via web, utilizzando la piattaforma messa a disposizione dalla Cassa regionale per il credito alle imprese artigiane siciliane (Crias) a seguito della pubblicazione dell’avviso sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana.

Sono quattro le modifiche sostanziali apportate al testo varato per la concessione di contributi che sono state concertate con le principali associazioni artigiane di categoria ovvero: l’aumento dal 10% al 15% della quota ammissibile per il rimborso del costo del terreno, l’aumento dal 15% al 20% del contribuito in conto capitale sull’investimento realizzato, l’aumento da 100 mila a 200 mila euro per l’acquisto scorte e materie prime e prodotti finiti e, infine, l’inserimento tra le spese ammissibili delle operazione di locazione finanziaria e leasing.

L’investimento non è soggetto ad alcun limite di importo, essendo un’agevolazione “de minimis” (200 mila euro). Le imprese artigiane, in possesso dei requisiti, potranno presentare domanda di agevolazione attraverso banche, associazioni di categoria del settore artigianale e consorzi di garanzia fidi.