Il sindaco di Milazzo, Pippo Midili, nell’apprendere che il Genio Civile è ormai determinato a chiudere al transito il ponte Mela, ribadisce l’obbligatorietà, parallelamente e tempestivamente, di realizzare il percorso alternativo, peraltro previsto in sede progettuale in quanto “è inconcepibile isolare le città di Milazzo e Barcellona per oltre un anno”.
“Non accetto giustificazione di alcun genere – evidenzia il primo cittadino – anche perché ritengo che l’attuale stato di cose che sta portando oggi alla chiusura, per ragioni di sicurezza, della struttura sia stato determinato da una serie di errori che non vanno taciuti e sui quali anzi è necessario fare chiarezza perché alla fine non si può far pagare il conto solo ai cittadini.
“Quando infatti nel 2018 – prosegue Midili – si è deciso di ricostruire il ponte non ci si è accorti che l’impalcato era di dimensioni inferiori rispetto alla lunghezza del ponte? Perché non si è provveduto alle opportune modifiche anziché interve-nire con delle mensole che oggi presentano deformazioni tali da non garantire la sicurezza della struttura? Perché è stata accettata questa sorta di compromesso? Chi aveva il compito di verificare l’ha fatto? E, soprattutto, perché il bypass che era stato previsto nel progetto è stato poi stralciato ritenendolo non necessario sostenendo che i lavori di consolidamento si sarebbero potuti fare ugualmente mantenendo una parziale apertura del ponte? Anche in questo caso nessuna ri-sposta. Ed invece le risposte le pretendiamo perché la soluzione più semplice non è quella di chiudere la strada, ripeto azione legittima perché legata alla sicurezza, ignorando però ciò che la stessa rappresenta per le comunità di Milazzo e di Bar-cellona. E poi alzando muri quando vengono giustamente chieste alternative a tu-tela delle comunità che rappresentiamo. Io non ci sto e pertanto ribadisco che è fondamentale realizzare quantomeno la strada che è stata ritenuta possibile a se-guito del sopralluogo di martedì. Senza “se” e senza “ma”, senza giustificazioni legate alla carenza di risorse. Che nel 2018 quando si ipotizzava il bypass c’erano. E che comunque in casi come questi vanno trovate e subito”.