Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa dell’assessore santagatese Antonio Scutti
“Il piano di riequilibrio del comune di Sant’Agata Di Militello continua a produrre i propri effetti virtuosi nell’ottica del risanamento dei conti. Gli uffici sono pronti a pagare i debiti fuori bilancio di parte capitale già riconosciuti dal Consiglio comunale e finanziati dalla Cassa Depositi e Prestiti che ha validato gli atti ed erogato le somme per 447.466,87 euro che consentiranno di pagare nei prossimi giorni 32 ditte, quasi tutte locali, saldando così debiti risalenti in massima parte agli anni 2017 e 2018.
Il comune ad oggi ha, dunque, riconosciuto debiti di parte capitale per oltre 549 mila euro, di cui 102 mila euro circa con risorse finanziarie proprie, mentre restano da riconoscere solo circa 106 mila euro per i quali sono in corso di predisposizione i relativi provvedimenti. Gli accordi bonari sottoscritti con i creditori, col pagamento senza oneri, hanno quindi permesso di realizzare importanti economie ed un risparmio nei debiti di parte capitale che complessivamente passano da oltre 1 milione a poco più di 754 mila euro.
Notevole il lavoro svolto per quanto riguarda tutta la massa debitoria. Dagli atti inviati dal Collegio dei Revisori alla Corte dei Conti in fase di monitoraggio semestrale risultano complessivamente riconosciuti 2.898.361 euro al 31 dicembre 2022, già in massima parte pagati, mentre nell’anno in corso sono state esitate altre proposte di riconoscimento debiti fuori bilancio col parere favorevole dell’organo di controllo.
Il pagamento integrale dei debiti contratti con molte imprese locali, possibile solo grazie all’adozione del piano di riequilibrio, rappresenta il raggiungimento di un obiettivo importante per l’Amministrazione e costituisce il riconoscimento del diritto di tanti imprenditori di vedere riconosciute le loro giuste spettanze. Andiamo fieri di avere fatto esattamente il contrario di quanto auspicato da un’opposizione politicamente irresponsabile, schieratasi apertamente a favore del dissesto finanziario pur di paralizzare l’azione amministrativa, anche a costo di vedere penalizzate tante imprese e professionisti locali alle quali, in caso di dissesto, sarebbe stata riconosciuta una percentuale massima del 30 o 40% del credito vantato.
Il piano di riequilibrio, adottato nel 2019 ed approvato dalla Corte dei Conti nel marzo 2021, procede quindi con il rispetto degli obiettivi posti. In termini di disavanzo, le quote da recuperare non solo sono state rispettate ma sono state notevolmente superiori agli obiettivi, lo stesso dicasi per diverse misure realizzate come ad esempio l’imposta di soggiorno, la lotta all’evasione e i diritti sportello unico edilizio. Di gran lunga rispettato anche l’obiettivo di un fondo cassa non negativo. L’ente chiude con saldi bancari positivi già da tre esercizi, con notevole risparmio di interessi passivi e senza alcun ritardo nei pagamenti.