Home Sport Il RoccAcquedolcese vince il derby, la Nebros attacca la terna

Il RoccAcquedolcese vince il derby, la Nebros attacca la terna

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La vittoria dell’aggancio al sesto posto del girone B di Eccellenza del RoccAcquedolcese porta la firma di Mazouf ma per la Nebros le colpe sono della terna, arbitro in primis. “È riuscito ad essere peggio di Armenia di Ragusa nella partita contro il Siracusa, un Killer perfetto”, tuona il ds Dino Granata.
“Facciamo prima di tutto i complimenti ai ragazzi scesi in campo che hanno disputato tutti un ottima partita e facciamo i complimenti al Rocca per la vittoria – attacca così il club sul proprio prfilo fb -. Detto questo speriamo vivamente che tale Flavio Giuseppe Bertolino di Trapani non metta più piede in un campo di calcio, la speranza risiede anche nella presenza del commissario che avrà visto lo scempio attuato da tale soggetto. Alla lega possiamo consigliare che è inutile fare incontri tra arbitri e società quando poi ci ci si ritrova di fronte personaggi che sembrano catapultati da altri mondi su un campo di calcio, dobbiamo solo ringraziare la professionalità e serietà dei ventidue in campo che sono rimasti calmi ed hanno portato a termine la partita. Sullo 0-0 tale Bartolino dopo aver sventolato cartellini a destra e sinistra nel primo tempo, comincia lo show dei rossi in una partita tranquillissima, ben 4 per la Nebros ed uno per il Rocca. Finisce lì per noi l’incontro ma non per la giacchetta nera che non riesce a vedere un solare rigore ai danni del Rocca. Lo ringraziamo per aver rovinato non una ma, grazie ai rossi, due partite con le sue scelte scellerate”.
“Voglio solo mettere in evidenza che lo scempio arbitrale – commenta il dirigente Davide Guarnera – è stato innescato dalla grande incompetenza del guardalinee lato panchine (Domenico Cono di Palermo, ndc), il quale non si è mai curato di aiutare il suo collega nei giudizi, ma ha attenzionato per tutto il secondo tempo la panchina facendo espellere un dirigente, ha richiamato più volte il mister intimandogli di non oltrepassare le linee delimitate e clamorosamente non intervenendo nell’episodio di Carrello con Carroccio pur avendo visto chiaramente, essendo a 5 metri, che lo scontro non è stato pulitissimo ma sicuramente non era da cartellino rosso per entrambi. Guardalinee che ha voluto essere protagonista dell’incontro e che secondo il mio parere è stato l’artefice del disastro. Complimenti ai ragazzi rivali in campo e amici fuori che hanno saputo completare la partita nel modo migliore. Il rammarico personale non è perdere, ci può stare , ma questi episodi allontanano sempre più le persone che fanno sacrifici, i dirigenti che tolgono tempo alle famiglie ed ogni anno ci ritroveremo sempre con meno squadre scritte nei relativi campionati e dirigenze sempre più disgustate per l’incapacità della classe arbitrale. Oggi ha perso lo sport”.