Crack e cocaina sono stati sequestrati dai poliziotti del Commissariato di Milazzo a carico di un pregiudicato trentaduenne milazzese residente a San Filippo del Mela, nel corso di mirati servizi anti-droga effettuati nell’ultimo fine settimana.
L’uomo, sottoposto a controllo nei giorni precedenti e già segnalato quale assuntore di sostanza stupefacente, è stato arrestato in flagranza per il reato di detenzione ai fini di spaccio.
Lungo la autostrada A20 ME-PA, i poliziotti lo hanno individuato mentre scendeva da un’auto in un’area di sosta e raggiungeva a piedi un’uscita di servizio generalmente utilizzata dai mezzi di soccorso. Plausibile il tentativo di eludere ogni possibile controllo, raggiungendo Milazzo a piedi attraverso questa via secondaria e bypassando in tal modo i caselli autostradali nei pressi dei quali generalmente insistono eventuali posti di controllo.
Vistosi sorpreso, il trentaduenne ha tentato la fuga scavalcando la rete di recinzione ma è stato velocemente raggiunto e bloccato. Inutile, altresì, il tentativo di disfarsi della sostanza stupefacente che aveva con sé. La droga, circa 20 grammi di crack e 5 grammi di cocaina, è stata recuperata e sottoposta a sequestro.
Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, l’uomo è stato condotto presso la casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto.
Nel corso dei servizi anti-droga svoltisi a Milazzo nel trascorso fine settimana, segnalato altresì all’Autorità Amministrativa un ventitreenne messinese quale assuntore di sostanza stupefacente.
In totale, nell’ultimo weekend, a Milazzo sono state identificate 244 persone e sottoposti a controllo 129 veicoli, denunciati 2 soggetti per guida in stato di ebbrezza da alcolici con contestuale fermo amministrativo del relativo mezzo ed elevate 4 sanzioni ai sensi del Codice della Strada.
Per quanto concerne le persone denunciate, si precisa che i procedimenti sono ancora in fase di indagini preliminari e che, in ossequio al principio di non colpevolezza e fino a sentenza di condanna passata in giudicato, sarà svolto ogni ulteriore accertamento che dovesse rendersi necessario, anche nell’interesse degli indagati.