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Messina: grazie a Nunzio Bruno la bandiera siciliana svetta sul vulcano più alto del mondo

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Nunzio Bruno, alpinista messinese quarantaduenne, ha compiuto un’impresa storica, scalando l’dell’Ojos del Salado, una delle montagne più alte al mondo e raggiungendo la vetta del vulcano più alto del pianeta, per un’altezza pari a 6891 metri, senza l’ausilio di strutture ed aiuti.
“Ho rischiato molto, ma il pensiero di non potercela fare era più forte e mi ha spinto a continuare” ha dichiarato il coraggioso sportivo. “Questa scalata è all’antica, siamo all’interno di un deserto dove non si trova nulla per più di 5 ore di jeep”.
La scalata è stata resa ancora più ardua dalle rigide condizioni meteo; le forti raffiche di vento, il ghiaccio e la neve fresca hanno costituito degli ostacoli, che Bruno ha superato senza non poche difficoltà, seppure, più volte abbia pensato di rinunciare alla scalata. In questi giorni, l’alpinista messinese si trova in Argentina per sottoporsi a dei controlli medici, avendo sofferto, giunto sulla cima del vulcano, di un principio di edema polmonare, prima di ripartire alla volta dell’Himalaya, sua prossima tappa del “In cima con ME”, un progetto dalla enorme valenza sociale, che Nunzio Bruno porta avanti con passione e grande coraggio, per accendere un faro e richiamare l’attenzione della scienza e della società sulle malattie rare e neurodegenerative, avendolo dedicato alla mamma, colpita da SLA.
“Rivolgo le mie più vive congratulazioni all’alpinista messinese Nunzio Bruno che, in un’eccezionale e difficile impresa sportiva connessa a un progetto di ricerca scientifica a sfondo sociale, ha voluto portare la bandiera della Sicilia sulla cima del vulcano più alto del mondo. Si tratta di una nuova, importante dimostrazione di come i siciliani siano capaci di interpretare sullo scenario internazionale i valori dello sport. Ci auguriamo possa riprendersi presto dall’estenuante prova fisica, a lui va tutta la nostra ammirazione”, ha dichiarato, in una nota, il Presidente della regione, Renato Schifani.