Home Attualita' E’ crisi aperta nella Giunta di Barcellona. Rischio elezioni?

E’ crisi aperta nella Giunta di Barcellona. Rischio elezioni?

220

Tra dimissioni, polemiche, azzeramenti, cambi di casacca e chi più me ha più ne metta a Barcellona il rischio di tornare presto alle urne è una possibilita’ sempre più concreta anche se il Sindaco Pinuccio Calabrò cerca di tenere in piedi la sia Giunta. Ma il fronte della protesta arriva da più parti ad iniziare dal movimento Citta’ Aperta che ha reso pubblico il seguente comunicato.
“La crisi che ha investito la giunta Calabrò – si legge – affonda le sue radici in un cartello elettorale, supportato dai deputati Tommaso Calderone, Pino Galluzzo e Ella Bucalo, nato solo per ottenere la vittoria nel settembre 2020, ma mancante dei requisiti minimi per governare: coesione, unità di vedute, obiettivi comuni. Le scaramucce fra le varie componenti dell’amministrazione sono iniziate sin da subito con reciproci ricatti, spesso sfociati in assenze strategiche in Consiglio Comunale o in guerre sui social, per poi deflagrare definitivamente sulla questione delle indennità di carica.
Quest’ultima vicenda ha dimostrato la miopia politica di chi amministra, totalmente inconsapevole delle difficoltà dei cittadini e del bilancio comunale, che si intesta una “battaglia di dignità” quando le battaglie da combattere sarebbero ben altre: quelle per un ospedale attivo e per una sanità pubblica rivitalizzata, quelle per i servizi minimi di civiltà quali l’approvvigionamento idrico, la pubblica illuminazione, il decoro di strade e parchi, quelle per dei servizi sociali che funzionino e che forniscano servizi alle fasce più deboli o in difficoltà. Su questi temi, invece, solo silenzio e difese d’ufficio, mentre ci si straccia le vesti quando ad essere toccate sono le proprie indennità.
La maggioranza creatasi nel settembre 2020 non c’è più da tempo e ha sulle sue spalle la responsabilità di aver sprecato due anni e mezzo in un periodo in cui sarebbe stato necessario amministrare seriamente anziché scontrarsi per le poltrone o, ancora peggio, tirare a campare. La fuoriuscita di una parte di Forza Italia, che si accorge soltanto ora dei problemi di questa amministrazione dopo averla determinata elettoralmente e sposata pienamente finora, ha aperto la campagna acquisti per cercare nuovi voti in Consiglio comunale che consentano di proseguire un’esperienza già al capolinea. Voti che troverà, purtroppo, tra chi non si fa problemi a passare da un partito all’altro, da uno schieramento all’altro, pure di avere un posto al sole o semplicemente conservare la propria poltrona.
Città Aperta esprime sdegno per quanto successo in questi 27 mesi di amministrazione e solo ora ammesso dal sindaco e dalla sua maggioranza. Più volte in questi mesi inascoltati abbiamo invitato il sindaco a fare chiarezza sugli equilibri interni e sui motivi reali delle divergenze.
Città Aperta chiede pertanto che il sindaco si assuma oggi la responsabilità del malgoverno di Barcellona e ne tragga le opportune conseguenze, piuttosto che continuare nell’errore di cambiare assessori per non cambiare nulla. Contestualmente, porteremo avanti le nostre istanze finalizzate allo sviluppo di Barcellona e continueremo ad evidenziare, in città e nelle sedi istituzionali, le storture di un sistema di potere per il potere che, giorno dopo giorno, sta facendo sprofondare la nostra città nel baratro”.
Invece “Forza Italia Barcellona Pozzo di Gotto ritiene oltremodo condivisibili le affermazioni dell’Assessore Regionale all’Economia, Marco Falcone, in merito all’opportunità di non aumentare in questo particolare momento storico le indennità dei Sindaci in Sicilia.
Alle dichiarazioni dell’Assessore Falcone fanno seguito quelle della Giunta Regionale e del Presidente Renato Schifani che, esprimendo parere negativo al provvedimento attualmente in esame in Commissione Bilancio, hanno di fatto sancito come ci sia la necessità di destinare tali risorse verso le categorie più fragili.
Non possiamo che ritrovarci, quindi, nell’azione dei due autorevoli componenti del nostro partito di appartenenza e dispiace che le nostre numerose richieste di “congelare” gli aumenti degli Amministratori barcellonesi non abbiano trovato interlocutori sensibili e disponibili.
Oggi, piuttosto che rinunciare ai maggiori introiti, si preferisce cacciare Forza Italia Barcellona Pozzo di Gotto fuori dal governo cittadino, senza considerare però che questo non fermerà di certo la nostra azione politica e di controllo a tutela della Città.
Ribadiamo con forza la necessità di bloccare gli aumenti d’indennità di Sindaco e Assessori, dedicando più economie ai servizi essenziali e alle necessità quotidiane dei nostri concittadini, sposando in pieno la linea del partito Regionale Forza Italia e rammaricandoci per quanti, non riconoscendosi in tale azione politica, prediligano confermare posizioni personalistiche”.