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10 arresti e 15 misure interdittive per traffico illecito di rifiuti nel messinese

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La guardia di finanza di Messina è stata chiamata ad eseguire due ordinanze con misure cautelari emesse dal gip del Tribunale, nei confronti di 25 persone. Dieci di loro sono finiti ai domiciliari, con l’accusa a vario titolo, di associazione a delinquere dedita, in maniera sistematica e organizzata, al traffico e alla gestione abusiva di ingenti quantitativi di rifiuti speciali.
Disposto anche il sequestro preventivo di mezzi e complessi aziendali per un valore pari ad oltre 2 milioni di euro e l’esecuzione di 15 misure interdittive del divieto temporaneo ad esercitare attività imprenditoriale e di ricoprire uffici direttivi, nei confronti di altrettanti titolari di ditte e rappresentanti di società operanti nell’edilizia.
Individuate diverse discariche abusive e tra queste una in particolare a Gravitelli, a Messina, in un’area classificata fra i siti a protezione speciale. I titolari delle società coinvolte nell’illecito sversamento sono già noti alle cronache giudiziarie, in quanto contigui a clan mafiosi attivi nella zona sud della città: per un verso, in ordine a rapporti di parentela con collaboratori di giustizia e, soprattutto, per altro verso, perché oggetto di dichiarazioni del collaboratore di giustizia milazzese Biagio Grasso, colletto bianco tratto in arresto dalla Distrettuale Antimafia di Messina nel 2018, il quale ha indicato l’odierno capo e promotore del sodalizio indagato come personaggio di riferimento del clan Romeo-Santapaola. È stato accertato che, nonostante precedenti indagini, i titolari delle ditte continuavano ad utilizzare, abusivamente ed indisturbati, l’area adibita a discarica abusiva, aggravando ulteriormente la situazione ambientale. Analizzando le immagini satellitari della zona, riferibili agli anni 2011-2019, è emerso che l’area era occupata da rifiuti di diverso genere, per 38.000 metri quadrati per un guadagno illecito di circa 220.000 euro.
Gli accertamenti hanno poi consentito di individuare noti imprenditori edili messinesi che, al fine di ridurre le spese di trasporto e smaltimento dei rifiuti da demolizione ed incrementare i propri profitti, si sono rivolti, con carattere di sistematicità, al gruppo criminale indagato, «in totale spregio – sottolinea la guardia di finanza – delle regole e della salvaguardia ambientale».
I 10 AGLI ARRESTI DOMICILIARI
Mancuso Daniele, Messina 6-1-1966
Mancuso Giuseppe, Messina 22-2-1987
Maita Antonio, Messina 10-4-1963
Mancuso Andrea, Messina 12-9-2000
Mangano Messina Fabio 17-3-1978
Mangano Giuseppe, Messina 27-7-1971
Marino Antonino, Calanna (RC), 7-11-1959
Mondo Letterio, Messina 4-6-1962
Puliafito Giuseppe, Messina 14-1-1985
Romeo Antonino, Messina 11-11-1956
MISURA INTERDITTIVA
Alberti Giovanni, Messina 13-10-1971
Caronella Letterio, Messina 9-12-1952
De Domenico Rosario, Messina 9-12-1952
Fiumara Francesco, Messina 11-1-1981
Frasson Antonio, Fiumedinisi 16-11-1961
Giunta Felice, Messina 28-3-1974
Giunta Roberto, Messina 31-10-1986
Lupò Giuseppe, Messina 13-01-1949
Mangraviti Giacomo, Messina 24-12-1964
Mangraviti Sarah, Messina 24-09-1971
Pagano Santino Fortunato, Santa Lucia del Mela 23-4-1936
Triscari Antonino, Capo d’Orlando 21-7-1965
Urso Barbara, Messina 15-10-1981
Vinciullo Vincenzo, Messina 1-4-1941