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Interrotto rave party a Caronia? No, solo un Pumu party. E scoppia la polemica

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Monta la polemica a Caronia dove un tranquillo week-end notturno all’aria aperta si è chiuso con un epilogo che lascia parecchia amarezza in chi l’ha vissuto e pensato all’insegna del solo divertimento e dell’amicizia. La certezza è l’intervento dei Carabinieri che domenica mattina hanno interrotto la festa pare per le mancate autorizzazioni necessarie e probabilmente non richieste dagli organizzatori. Ma non si trattava di un rave party (ovvero festa notturna clandestina organizzata perlopiù all’aperto, dove moltissime persone si ritrovano per ballare e in cui è diffuso l’uso di droghe) bensì, come pubblicizzato sui social da chi l’ha ideato, di un “Pumu party” ossia il nome della zona lungo la strada provinciale 168 che porta a Capizzi e si chiama Pomo e dove c’è uno spiazzo con una beveratoia, dove ultimamente hanno creato una zona attrezzata con tavoli e panche. I presenti erano anche persone adulte/nonni coi propri nipotini e lo conferma anche il Presidente della Società operaia di Caronia, nonché presidente del Circolo Anspi di Caronia, Tino Lamonica, con una dichiarazione sul suo profilo Facebook.
“Certo che il tempo per scrivere anche notizie che non si sa neppure se sono vere, si trova sempre – scrive piccato -. Peccato non si trovi quello per le smentite. Caronia e tutti i cittadini, quasi tutti presenti al rave party meritano delle scuse da parte della redazione e di chi ha stilato il comunicato. L’intento delle tante persone che hanno preso parte al Pumu party certamente non era quello di sballarsi o approfittarne per fare uso di droghe, bensì per trascorrere una serata diversa e tranquilla in compagnia di amici. Tranne che è impensabile che nel mondo e soprattutto a Caronia ci sia anche qualcosa o qualcuno, che agisce nell’onesta e nella legalità. Le chiacchiere, si sa, le porta via il vento, i commenti – incluso il mio – pure, mentre i fatti, le notizie, e il sospetto, sono quelli che contano e che rimangono.
C’eravamo tantissime persone, bambini, giovani e adulti, in un ambiente assolutamente tranquillo. Io c’ero, con la mia famiglia ed i miei nipotini che per fortuna ancora non fumano. Bambini e giovani rigettano con sdegno l’accostamento ai rave party. Si attendono smentite e scuse ai cittadini di Caronia”.