Il piacere di fare la salsa “in casa”, come di consueto avviene in questi piccoli centri, si poteva trasformare facilmente in tragedia. È accaduto mercoledì pomeriggio nell’estrema periferia dell’abitato di Tusa dove le persone, per evitare la forte calura data dalla giornata particolarmente sciroccosa, si erano organizzate all’interno di un magazzino adibito a deposito di masserizie.
Qui il forte calore spigionato dal fornellone, sotto il pentolone con i pomodori, alimentato con gas in bombola metano, ha surriscaldato, bruciandolo, il tubo di alimentazione facendo passare il fuoco all’attacco-bombola per poi propagarsi alle masserizie. Sia i diretti interessati che i vicini si sono dati un gran da fare con mezzi di fortuna per fronteggiare, per quanto possibile, l’inaspettata emergenza.
La squadra dei vigili del fuoco volontari arrivata dal Distaccamento di Santo Stefano di Camastra, guidata da Antonino Torcivia, ha provveduto a mettere in sicurezza il luogo allontanando altre bombole presenti nel locale e a spegnere i focolai che avevano già saturato l’aria di acre fumo. Assai difficoltoso l’approvvigionamento idrico necessario per lo spegnimento, a causa delle stradine strette che consentono appena il passaggio di piccoli mezzi.