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L’economia russa in ginocchio ma il rischio è che la guerra duri anni

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«Dieci anni per riprenderci dalle sanzioni». Sono queste le dichiarazioni l’amministratore delegato German Gref di Sberbank, la principale banca russa. Difatti, il pil dell’economia russa risulta essere giù dell’8,6% a causa della guerra. Secondo l’amministratore delegato della banca, ci vorranno dieci anni prima che l’economia di Mosca torni la stessa di quella di cui il Paese godeva prima delle sanzioni inflitte dall’Unione europea.
Le parole dell’amministratore delegato della principale banca russa risultano essere in contrato con quelle affermate dal presidente del Cremlino Vladimir Putin. Il presidente, avrebbe addirittura affermato che le sanzioni inflitte alla Russia sarebbero inutili, in quanto l’«embargo» sta avendo effetti molto limitati sull’economia del Paese.
Secondo quanto dichiarato dall’amministratore delegato di Sberbank i Paesi che hanno colpito la Russia con le sanzioni rappresentano «il 56% delle sue esportazioni e il 51% delle sue importazioni. La maggior parte dell’economia russa è sotto tiro. Di conseguenza e se non facciamo nulla potrebbe essere necessario circa un decennio per riportare l’economia ai livelli del 2021».
Il ceo della banca ha inoltre chiesto una riforma strutturale dell’economia russa.
Il governatore del Lugansk Sergiy Gaiday, regione dell’Ucraina orientale presa di mira dalla Russia, ha parlato di una situazione «difficile, nella città di Lysychansk e nella regione nel suo insieme. I russi stanno bombardando le nostre truppe 24 ore al giorno. C’è un’espressione: prepararsi al peggio e il meglio verrà da sé: dobbiamo prepararci». Il governatore del Lugansk ha chiesto che le forniture di «armi a lungo raggio arrivino il prima possibile. Il fatto che l’Occidente ci stia aiutando è positivo, ma è tardi».
Ma tra le tante preoccupazioni, oltre quelle relative alle sanzioni per la Russia e la questione delle armi per l’Ucraina, la paura è che la guerra possa durare per anni. Il premier britannico Boris Jhonson si è così espresso in merito al timore che la guerra possa durare ancora per molto tempo: «Temo che sia necessario prepararsi a una lunga guerra, poiché Putin ricorre a una campagna di logoramento, cercando di schiacciare l’Ucraina con brutalità. Il tempo è un fattore vitale». E continua: «Tutto dipenderà dal fatto che l’Ucraina riesca a rafforzare la sua capacità di difendere il territorio più velocemente di quanto la Russia possa rinnovare la sua capacità di attacco».