Santa Lucia del Mela – “I passi fanno pensare a un movimento. Fanno pensare che non bisogna restare a guardare, ma bisogna continuare a cercare domande e pretendere verità. Fanno pensare che bisogna ragionare sulla mafia non come se fosse qualcosa di inevitabile, ma piuttosto come un avversario contro il quale costruiamo una risposta organizzata, complessiva, che va oltre le cerimonie e le liturgie….che si nutre anche di serate come questa e delle riflessioni che abbiamo condiviso questa sera”. Con queste parole Claudio Fava ha commentato i “Passi di Legalità” che Santa Lucia sta compiendo in questa quindici giorni molto intensa. Un Chiostro gremito di gente ha salutato l’onorevole Fava che ieri sera ha toccato, dialogando con la docente universitaria e giornalista Katia Trifirò, alcuni tra i temi più scottanti in materia di mafia. Profonde riflessioni e realtà oggettive che hanno permesso di trasformare la serata in un momento di confronto molto profondo. In apertura un brano eseguito dalla cantautrice Nadia Impalà e un monologo a cura di Libero Rappazzo del Piccolo Teatro. Poi i saluti del Sindaco avv. Matteo Sciotto, che ha ringraziato l’onorevole per la sua presenza a Santa Lucia del Mela in occasione di questo progetto così importante. La prof.ssa Trifirò ha poi toccato diverse tematiche nelle domande poste a Fava. Dalla strage di Capaci all’uccisione di Borsellino, l’onorevole Fava ha raccontato con dovizia di dettagli questi argomenti che rappresentano una importante pagina della nostra storia. Si è poi parlato dell’importanza della verità e di come a volte essa sia stata manovrata e rappresentata in modo non corrispondente alla realtà. « “Perché l’hanno ammazzato Borsellino. Vendetta, si sono voluti vendicare. Cosa c’è dietro la mafia? Solo la mafia. Qual è la ragione di questa strage? Era il loro nemico, hanno voluto regolare il conto.” Questa era una soluzione felice e comoda. Al paese davi subito una risposta, hai arrestato mandanti ed esecutori, dietro la mafia non c’è nient’altro che la mafia e in qualche modo questa guerra la stiamo vincendo. Il depistaggio a questo serviva, a tranquillizzare, a bonificare sguardi e attenzioni. Bastava un solo dettaglio per capire come tutto questo non potesse essere vero.” Questo un passaggio del discorso di Fava riguardo la strage di Capaci. Ancora Claudio Fava ha affermato: “Sulla morte di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e di coloro che li hanno accompagnati in questo destino noi abbiamo una verità molto parziale. Noi non sappiamo cosa è accaduto a Capaci e in via d’Amelio. Noi non sappiamo cosa è accaduto attorno a questi luoghi, a queste esplosioni. Non sappiamo quante mani abbiano accompagnato, sollecitato quelle della mafia. Ce lo dicono oggi atti giudiziari, sentenze che sono anche passate giudicate, ci dicono che non è stata solo la mafia. E questo già ci interroga. È un interrogativo, un dubbio, una domanda forte.” Immancabile il ricordo di Pippo Fava, fondatore del mensile “I Siciliani”. E poi il riferimento alle “passerelle” dell’antimafia. La serata si è conclusa sulle note di Nadia Impalá e con altri due momenti regalati dal Piccolo Teatro, a cura di Sofia Zullo e Maria Mazzù. Alla fine dell’incontro il Sindaco Matteo Sciotto ha donato una targa ricordo a Claudio Fava e i gagliardetti della legalità al Piccolo Teatro, a Nadia Impalá e allo stesso Fava. Presenti, oltre a tanti membri dell’amministrazione, anche le autorità civili e religiose. Il weekend luciese invece si è sviluppato all’insegna di quello sport che sa essere veicolo di socialità. Sabato e domenica si è svolto infatti, allo stadio Gaetano Scirea di Santa Lucia del Mela, il “Torneo della Legalità”. Otto squadre, tre categorie, circa 250 piccoli calciatori che si sono sfidati in un torneo il cui unico fine è la socializzazione nel segno della legalità. Una miriade di sorrisi smaglianti hanno corso lungo quel rettangolo di gioco che si è trasformato in un palco dove l’unica protagonista è stata quella socialità pura che lo sport riesce a regalare. Dopo le partite disputate tra le otto società presenti ovvero GS Don Peppino Cutropia, Gi.Fra. Milazzo, Milazzo, Melas, Pro Mende, Folgore, Valle del Mela e Torregrotta, ognuna di loro è stata omaggiata con un gagliardetto a ricordo di due giorni unici. Per i piccoli campioni invece il segnalibro di “Passi di Legalità”. Presenti il prof. Carmelo Ferraro e il dr. Santi Cannistrà, rispettivamente segretario e responsabile del settore giovanile della Delegazione Provinciale della Lega Nazionale Dilettanti. Anche loro hanno voluto rendere omaggio al torneo donando un pallone LND. Immancabili i saluti del Sindaco Matteo Sciotto, dell’Assessore al ramo Benedetto Merulla e del Presidente del Consiglio Piero Cannuni. Nei giorni scorsi ci sono state invece altre iniziative che hanno riguardato i ragazzi. Tra queste l’insediamento del baby Consiglio Comunale. Una seduta di Civico Consesso gremita di genitori e docenti, emozionati per l’opportunità che i giovani luciesi stavano vivendo. In apertura i saluti del Sindaco Matteo Sciotto e del Presidente del Consiglio Comunale Pietro Cannuni. Sciotto ha ricordato con non poca emozione la prima volta che è stato eletto Sindaco, ribadendo comunque che la gioia che si prova ogni volta che si varcano gli scranni del Consiglio è sempre uguale. Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento del Presidente Cannuni, che ha sottolineato l’emozione che si cela dietro un giuramento tanto profondo e importante. Poi si è preceduto con l’elezione del baby Presidente. Dopo la votazione di tutti i baby consiglieri ad aggiudicarsi la nomina di baby Presidente del Consiglio Comunale, con più voti, è stata Ilaria D’Amico. Sua vice è stata eletta Alessia Messina. Un momento molto toccante è stato il giuramento del baby Sindaco Francesco Cannuni e dei baby consiglieri. Il baby Sindaco ha poi nominato la sua Giunta. A ricoprire la carica di Vice Sindaco è Domenico Campo. Gli assessori invece sono Rachele Manna, Aurora Pia Giunta e Felice Marco Rappazzo. Per i più piccoli invece il laboratorio “Le parole per stare insieme”: un laboratorio di letture e dialogo per scoprire insieme parole che esprimano condivisione delle regole, rispetto degli altri, cura per l’ambiente, valorizzazione delle unicità. A curare i lavori Elisa Calabrò: “parole come tasselli che possano costruire un percorso di futura cittadinanza attiva e cultura della legalità”.
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