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L’Orlandina basket perde gara4 contro Nardò e retrocede in serie B

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CAPO D’ORLANDO Si chiude nel modo più amaro la stagione dell’Orlandina basket targata Infodrive che, davanti ai 2000 del PalaFantozzi perde gara4 della serie play-out contro Nardò e retrocede in B a distanza di 11 anni dall’allora serie A Dilettanti, con parecchie incognite sul futuro visto che qualche settimana fa il patron Sindoni, convinto della salvezza, aveva annunciato importanti novita’ facendo intuire possibili cambi in societa’. Da domani si vedra’, intanto l’oggi è un verdetto che arriva a 3 anni esatti dalla prematura morte dell’ex collega Sergio Granata, che seguiva anche le vicende dell’Orlandina, ed a 5 dall’esaltante play-off scudetto con Milano con annessa vittoria esterna all’esordio che rischia di restare il punto più alto dei 26 anni sindoniani ma anche l’inizio della fine dell’epopea della regina di Sicilia all time. A fare festa i 10 tifosi giunti dal leccese per festeggiare la salvezza della matricola, rivelatasi decisamente più rognosa della Stella Azzurra Roma, a sua volta retrocessa in 4 gare per mano della Bakery Piacenza. Col senno di poi bastava esonerare qualche giorno dopo Cardani ed i paladini avrebbero potuto pescare un avversario decisamente più morbido di un team pugliese dalla panchina poco profonda ma con un quintetto ed un paio di riserve di spessore, senza dimenticare un fattore campo chiaramente importante come si era visto nelle prime due gare che hanno indirizzato la serie. A complicare il tutto anche la partenza sprint dei paladini che con un’energia ed un ritmo pazzeschi, grazie al trio Ellis-Mack-King, vola sul 15-7 al 4’42’’. Quando vinci facile 48 ore prima ed inizi sugli stessi trend spesso si cade nell’errore di presunzione del pensare di avercela fatta. A cambiare l’inerzia del match l’esperto Ferguson con 9 punti, con lo scatenato Amato a completare l’opera con 11 punti di fila dei 20 al riposo lungo che mettono paura ai locali, castigati dopo l’intervallo dall’ex Poletti che con due bombe fa 44-64 al 26’ continuando a trascinare i suoi fino al 31’ (55-75). Persa per persa la squadra biancoazzurra, col quintetto da battaglia Traini, Ellis, Mack, Bartoli e Poser, rientra clamorosamente in partita spinta dai tifosi. Quando Bartoli segna e trasforma l’aggiuntivo (76-77 al 35’47’’ dopo un micidiale 21-2 in meno di 5’) la tensostruttura è una polveriera. Una tripla di Fallucca allo scadere dei 24’’ ed il piazzato di Ferguson riallargano la forbice (76-84 al 36’55’’) e nel finale, senza energie psicofisiche (forse sarebbe servito rimettere sul parquet King al posto del peggior Poser della serie), l’Infodrive non riesce più a rimontare uscendo comunque tra gli applausi dello sportivissimo pubblico orlandino.
Infodrive Capo d’Orlando – Next Nardò 86-95 (26-24, 11-24, 18-24, 31-23)
Infodrive Capo d’Orlando: Andrea Traini 23 (4/7, 3/7), Quinn Ellis 22 (6/9, 3/5), Tevin Mack 15 (5/6, 1/6), Nick King 14 (4/11, 1/2), Vittorio Bartoli 9 (4/5, 0/2), Federico Poser 3 (1/5, 0/0), Simone Vecerina 0 (0/2, 0/3), Baye modou Diouf 0 (0/1, 0/0), Matteo Lagana 0 (0/1, 0/0), Samuele Telesca 0 (0/0, 0/0), Tommaso Tintori 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 14 / 22 – Rimbalzi: 30 9 + 21 (Vittorio Bartoli 9) – Assist: 18 (Tevin Mack 5)
Next Nardò: Andrea Amato 27 (4/6, 5/10), Jazzmarr Ferguson 19 (5/9, 1/6), Mitchell Poletti 15 (4/8, 2/4), Quintrell Thomas 11 (4/6, 0/0), Matteo Fallucca 8 (0/0, 2/3), Mihajlo Jerkovic 6 (0/2, 2/4), Elhadji Thioune 5 (2/3, 0/0), Andrea La torre 4 (2/2, 0/2), Antony Tyrtyshnik 0 (0/0, 0/0), Marco Pasqualin 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 17 / 19 – Rimbalzi: 42 9 + 33 (Mitchell Poletti 11) – Assist: 19 (Jazzmarr Ferguson 9)